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Di Riccardo Zenoni

Come creare il tuo mercato di riferimento e trovare il tuo ospite ideale

Riccardo Zenoni2018-11-05T13:19:53+01:00

Matrimonio combinato tra due persone che nemmeno si conoscono?
Oppure un lungo, lunghissimo corteggiamento ostacolato dalle famiglie?
O amore a prima vista e da quel giorno non hanno mai smesso di vedersi?
O ancora c’è più amicizia che amore però hanno le stesse necessità quindi vanno a vivere insieme?

In queste 4 righe ci sono secoli di tradizioni ed evoluzioni nei rapporti tra le persone.

Tu da che parte stai?

Sei uno di quelli che pensa che sotto sotto le unioni siano tutte perfette o che siano tutte fallimentari?

In realtà esiste un ideale di donna o di uomo perché ognuno di noi ha ben chiaro in testa come vorrebbe che sia il proprio partner. E magari trovi pure una persona che gli assomiglia parecchio al tuo ideale.

Il problema viene dopo… 😉

Come diceva il grandissimo Massimo Troisi:
“Non è che sono contrario al matrimonio; però mi pare che un uomo e una donna siano le persone meno adatte a sposarsi!”

Adesso potresti pensare che se è così difficile far stare bene insieme due persone che sono attratte da tante cose come: amore, amicizia, sesso, interessi, curiosità, bisogno, soldi, benessere, lavoro, hobby, ecc.
figurati trovare una tipologia di persone adatte proprio alla tua struttura.

Partendo da questi presupposti sembra una cosa impossibile!

Per fortuna così non è.

Se ti vai a leggere il mio precedente articolo  su come è possibile identificare tuo ospite ideale, vedrai quali strumenti hai a disposizione.

Quando apri una nuova struttura o cerchi di allontanarti dal tuo mercato di riferimento originale, non puoi cercare online i dati dalle tue fonti interne, come Google Analytics o Facebook Ads, perché i dati non esistono ancora.
Quindi potresti non avere le risorse adatte, ma non temere: ci sono un sacco di altre risorse online che ti aiuteranno a scegliere un mercato di riferimento e a seguirlo.

Come iniziare

Non avendo a disposizione dati esistenti, devi andare a cercare tutte le informazioni direttamente in Internet.
Tuttavia, prima di cercare su Google: “come scegliere un mercato di riferimento”, ti suggerisco di sederti e di porti alcune domande.
Per esempio:

  • Che tipo di ospiti voglio?

Partendo da zero hai l’opportunità di scegliere il tipo di clientela da attrarre.

Le scelte che farai saranno orientate a creare le basi per il mercato di riferimento da attrarre.

Ipotizziamo che hai aperto un ostello per le feste o un accogliente bed and breakfast.
Probabilmente avrai già in mente alcune preferenze di partenza su chi vuoi ospitare nella tua struttura. Le famiglie sono ideali per un accogliente B & B, ma non per un ostello che organizza party.

Fai una lista dei tipi di ospiti che vorresti avere

Viaggiatori con zaino e sacco a pelo, famiglie, uomini d’affari e persone anziane sono quattro tipi di ospiti, totalmente diversi fra loro, tipici di Room Ranger menzionati nel loro post .
Ci sono molti altri tipi di ospiti, dovresti elencare tutti quelli che riesci ad immaginare.

Esistono molti modi per classificare i potenziali ospiti:

Per costruire una base puoi iniziare con:

  • età
  • sesso
  • studi
  • reddito
  • interessi
  • altre informazioni demografiche di base (situazione sentimentale/stato civile, figli)

Oltre a questo il tuo marchio, i servizi, le tariffe delle camere e la qualità generale determineranno in maniera definitiva il tuo mercato di riferimento.

Hai bisogno di trovare la giusta via di mezzo in cui le persone sono interessate a te e tu sei interessato a loro.

  • Che tipo di viaggiatore attira la tua zona ?

La tua posizione geografica, le attrazioni della zona o le Aziende del luogo possono determinare il tipo di ospiti che la tua struttura può attrarre.

Ad esempio, prendi in considerazione due strutture sul mare a Taormina.
Una situata su una spiaggia privata, mentre l’altra vicino a tutti i locali notturni e bar.

Conoscere questi elementi aiuta a determinare il tipo di clientela che è attratta da una struttura rispetto a un’altra.

Dovresti conoscere l’ambiente circostante meglio di chiunque altro. Dai un’occhiata alle Aziende vicine e fai qualche ricerca.

Sfrutta le informazioni dell’ufficio turistico locale per determinare le ultime tendenze di viaggio nella tua zona.
Potresti anche usare le informazioni su eventi, ristoranti e attrazioni per determinare a quale mercato si rivolgono e organizzarti per soddisfare queste persone.

Noi di BookingLight sappiamo che il nostro cliente ideale è il Gestore di una struttura ricettiva extra-alberghiera, proprio come te, ed infatti facciamo ogni sforzo per entrare in sintonia e per anticipare le tendenze del mercato.

Come fare a esplorare ciò che ti circonda

Trova una mappa e disegna un raggio di qualche chilometro intorno alla tua struttura e individua tutte le attività circostanti. Determina cosa offrono e se riguardano il tuo tipo di mercato. Potresti persino parlare con i proprietari o i gestori delle attrazioni per imparare i comportamenti dei loro clienti.
Questo potrebbe non funzionare per ogni tipo di struttura, ma è un buon punto di partenza.

  • Che tipo di clienti attraggono i miei concorrenti?

Se stai entrando in un nuovo mercato o stai cercando di orientarti, guarda i tuoi concorrenti e determina il loro mercato di riferimento. Osservando il tipo di linguaggio e il tono della loro comunicazione probabilmente sarai in grado di valutare chi fa parte del loro mercato di riferimento.

Se una struttura concorrente parla di musica, DJ, discoteche, feste e party, è abbastanza evidente che si rivolga ad un pubblico giovane.
Se invece una struttura pone l’accento sul comfort, sulla privacy e sul lusso, probabilmente attirerà una clientela di età più avanzata, benestante e/o alle famiglie.

Guarda le recensioni su Tripadvisor dei tuoi concorrenti e scopri cosa dicono i loro precedenti ospiti. Molte recensioni parlano anche della natura del loro soggiorno, ad esempio viaggi con amici, famiglia, per lavoro, piacere ecc.

Le recensioni ti forniranno ulteriori informazioni su ciò che fa scegliere le persone la tua struttura o un’altra.

Dove cercare i dati

Una volta che capisci il mercato di riferimento che intendi seguire, potrai cercare informazioni nei posti più coerenti.

Come accennato in precedenza, le agenzie di viaggio locali sono un ottimo punto di partenza. Offrono dati e tendenze localizzati che probabilmente saranno più utili delle macro-tendenze di viaggi.

Il Google Keyword Planner ti aiuta a identificare gli interessi delle persone. Per accedervi, devi registrarti ad AdWords e Google creerà automaticamente alcune parole chiave in base al tuo sito web.

Digitando altre parole chiave troverai argomenti correlati che potrebbero portare le persone sul tuo sito.

Ad esempio, se digiti “Riccione”, suggerirà parole come “spiaggia”, “all’aperto”, “discoteche”, “movida”, “Ristoranti di Riccione”, ecc. Puoi utilizzare queste parole chiave per valutare gli interessi delle persone e indirizzarle al tuo sito web.

Come vedi, ci stiamo cominciando a “fidanzare” con il tuo cliente ideale ma dobbiamo ancora andarci cauti.

Come diceva Benjamin Franklin:
“Prima del matrimonio tenete gli occhi ben aperti. Dopo… chiudetene uno!”

E a volte uno solo nemmeno basta… penso che avrai capito che anche il tuo cliente ideale potrebbe essere un rompiscatole!

Ecco un altro trucco: puoi utilizzare il Google Keyword Planner di AdWords per scoprire le parole chiave associate a Google con altri siti web.

Copiando l’URL del sito web di un concorrente in Google Keyword Planner e selezionando: “Cerca nuove parole chiave utilizzando una frase, un sito web o una categoria” e, nel campo “La tua pagina di destinazione”, incolla l’URL del sito web del concorrente.

Dopo aver fatto clic su “ottieni idee”, Google dividerà i risultati in due gruppi:
“Idee per gruppi di annunci” e “Idee per le parole chiave”.

  1. Nel primo caso si tratta semplicemente di parole chiave organizzate per argomento.
    Utilizza questa scheda per visualizzare velocemente un elenco di argomenti principali che Google ha associato al tuo competitor.
  2. Nel secondo caso troverai le singole parole chiave per cui il sito si posiziona bene nella ricerca.
    Usando questa scheda puoi vedere le parole e le frasi esatte che gli ospiti ricercano per scoprire strutture come quella del tuo concorrente.

Ho fatto questa ricerca per il Colonna Resort di Porto Cervo.
I risultati sono stati abbastanza ordinari: “hotel in porto cervo”, “porto cervo hotel”.
Ma ho trovato anche richieste specifiche per brand come “centro benessere hotel porto cervo” e “hotel di lusso in porto cervo”.
Questa struttura è un hotel di lusso di fascia alta che sta attirando esattamente il tipo di clientela che vuole.

Conclusione

Determinare il proprio mercato di riferimento non è un compito facile. Quando stai iniziando o ridefinendo ciò che offri, può essere ancora più difficile.

Tuttavia, ci sono un sacco di strumenti dove guardare e fare ricerche.

Una volta che crei le fondamenta per la tua struttura, puoi monitorare da vicino il modo in cui il mercato risponde.
Se il tuo mercato di riferimento risponde bene, saprai che avrai soddisfatto le aspettative.
Ma se non dovesse rispondere bene, puoi scoprire dove hai mancato l’obiettivo e lo aggiungerai alla tua ricerca.

Quando inizi, assicurati di rileggere il mio precedente articolo per identificare il tuo mercato di riferimento.

E per finire ricordati questo aforisma, che se non è proprio una minaccia gli si avvicina molto:

“Se non ci prendiamo cura dei nostri clienti, lo farà qualcun altro!”

 

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Di Riccardo Zenoni

Prenotazioni Dirette contro Prenotazioni OTA: come misurare i costi?

Riccardo Zenoni2018-10-30T10:10:15+01:00

Tra tutti gli incontri che fecero la storia della “nobile arte” (così viene anche chiamata la Boxe) spicca senza ombra di dubbio il match tra Muhammad Alì (Cassius Clay) e George Foreman disputatosi a Kinshasa, nello Zaire nella notte tra il 29 e il 30 ottobre del 1974.
Fu un incontro durissimo, spettacolare, drammatico ma anche entusiasmante come solo due campioni di quel calibro sapevano trasmettere alla gente. Molte istantanee di quell’incontro passarono alla storia, tappezzando le camerette di milioni di ragazzi in tutto il mondo.

Fu qualcosa che andò oltre allo sport. Fu un incontro-scontro tra due culture, fra due modi diversi di vivere.

Alì, era alla ricerca della riconquista del titolo di Campione del Mondo dopo la squalifica per essersi rifiutato di arruolarsi nella guerra del Vietnam ed essere ritornato all’attività con due sonore sconfitte.
Foreman invece era un ragazzino di 7 anni più giovane, con la forza di un toro, che aveva i favori del pronostico perché ancora imbattuto da professionista. 

The Rumble in the Jungle ovvero ”La rissa nella giungla”, come venne chiamato quel match tra due dei più forti pesi massimi della storia della boxe, fu un esempio straordinario di forza, resistenza  e strategia.

Sotto gli occhi di milioni di persone in diretta televisiva mondiale, tra i quali c’era anche chi ve lo sta raccontando, all’ottava ripresa Foreman era stanco per il caldo umido infernale e per aver picchiato come un martello il suo avversario fino a quel momento. Alì, quasi sempre alle corde aveva aspettato, incassato colpi ed aspettato. Ma a 14 secondi dalle fine del round, con un gancio sinistro Alì sorprese Foreman, che fece pure un mezzo passo avanti abbassando la guardia. Dopo una frazione di secondo un destro micidiale si abbattè su di lui con la potenza di un treno in corsa. Quello schianto improvviso sulla faccia lo fece stramazzare a terra e quando si rialzò vide l’arbitro sbracciarsi per chiudere l’incontro con il KO, nel boato assordante del pubblico presente nello stadio Tata Raphael.

In ogni confronto c’è chi vince e chi perde.

La dura legge della sport rappresenta esattamente la vita e quindi anche il business non si sottrae a questa dinamica.

Se hai letto fin qui, sicuramente hai letto anche il titolo di questo pezzo e ti starai cominciando a chiedere se le OTA sono Fraser o Muhammed Alì…!!! Vero?!

Beh, io ho prendo una posizione chiara su questo tema, se fossi pagato dalle OTA ne tesserei le lodi ma siccome qui in BookingLight facciamo il tifo spudoratamente per il benessere dei nostri clienti e quindi delle strutture ricettive, mi pare abbastanza normale che scriva un articolo per convincerti di non essere schiavo e succube delle OTA!

Perché se tu ti riesci a disintermediare da loro ma nel contempo aumenti le prenotazioni dirette, sicuramente guadagnerai di più e vivrai molto meglio.

Però non devi accettare questa cosa passivamente: ora te la voglio dimostrare.

E per farlo toccheremo tutti gli elementi del confronto tra le due modalità di gestione delle vendite.

Lo scenario

Il panorama della distribuzione per le strutture ricettive sta cambiando e diventando più complesso ogni giorno che passa. Nel gennaio 2015 Expedia ha acquistato Travelocity e il mese precedente aveva accettato di acquistare Orbitz Worldwide. Per non essere superato da Expedia, un altro gigante OTA, il gruppo Priceline, ha acquisito Rocketmiles a febbraio.

Dal lancio di Expedia più di 20 anni fa nel 1996, di Priceline nel 1997, di Hotwire nel 2000 e dall’introduzione di numerose agenzie di viaggio online (OTA), il panorama della distribuzione alberghiera nel mondo è drasticamente cambiato.

E in Italia?

Oltre alle OTA internazionali registriamo traffico su Volagratis, Trivago (con tutta la pubblicità che fa alla TV!) che comunque fa parte del gruppo Expedia, Kayak, E-dreams, Hotels.com, Lastminute.com, ecc.

In ogni caso, le OTA sono responsabili di una buona parte delle Prenotazioni delle camere, ma hanno una serie di svantaggi. 

Vediamo chi vince!

Visibilità: OTA vs. Prenotazione diretta

Un punto è indiscusso: le OTA offrono alle strutture ricettive un canale di marketing sorprendentemente forte sia per le strutture più piccole che per i marchi indipendenti. Per un OTA, è molto più facile raggiungere il consumatore a causa dei suoi giganteschi budget di marketing!

Le vedi? Stanno ovunque! In TV, per radio, sulla cartellonistica, su Google poi non ne parliamo! Sono proprio i motori di ricerca che intercettano per primi chi sta organizzando un viaggio e infatti lì fanno le inserzioni per stare in prima posizione in ogni zona d’Italia e per tutte le chiavi di ricerca più gettonate.

Siti web come Booking.com ed Expedia hanno reso talmente famoso il loro marchio che la gente li cerca direttamente e così appaiono quasi sempre nella parte superiore della pagina dei risultati di Google.

Con l’enorme popolarità e il riconoscimento del marchio delle OTA, le strutture elencate su questi siti di prenotazione saranno trovate dai consumatori, anche su scala globale.

Chi vince questo round? Fraser?!?

Eh sì, se guardiamo alla visibilità sui motori di ricerca le OTA vincono alla grande in caso di ricerca secca ed immediata.

Anche il tuo sito può vincere ma solo se la ricerca è più particolareggiata.

Ti faccio un esempio.

Se scrivo su Google “Hotel Milano zona fiera” escono quasi esclusivamente le OTA, credimi sulla parola!
Ma se scrivo
: “Hotel Milano zona fiera con parcheggio custodito” che è una ricerca più dettagliata anche se assolutamente normale ecco che, pubblicità a parte, i primi 10 risultati mostrano i Siti di proprietà di 6 alberghi e 4 OTA.

Niente male vero?!

Quindi la visibilità non è appannaggio esclusivo delle OTA, dipende da come la intendiamo.

Io direi che qui, parafrasando il linguaggio del pugilato, la perdiamo ai punti ma non per KO!

Revenue: OTA vs Prenotazione diretta

Mentre le OTA, come abbiamo appena visto, hanno un’elevata visibilità, hanno lo svantaggio di  pretendere una notevole commissione sulle vendite.

Per le strutture indipendenti più piccole, le OTA possono richiedere dal 15 al 30% delle entrate per ogni prenotazione. Quando l’ospite è nuovo, può avere senso pagare un abbondante 25%, altrimenti non conviene!

Non vorrei mettere il dito nella piaga ma… quanto hai speso il mese scorso? Sono sicuro che te lo ricordi bene!

Quindi, quando le strutture ricettive continuano a pagare la stessa tariffa sulla seconda, terza, quarta o quinta visita dell’ospite, chiaramente iniziano a lamentarsi.

D’altra parte, le OTA sono ideali per riempire le stanze all’ultimo minuto che altrimenti rimarrebbero invendute.

Beh se i tuoi clienti fedeli continuano a prenotare tramite le OTA allora c’è qualcosa che non va!!

E’ ovvio che sbagli da qualche parte. Ti consiglio di leggere questo articolo che tratta di come dominare le tue prenotazioni dirette.

Tieni anche presente che potresti intercettare clienti nuovi provenienti dalle OTA e farli prenotare sul tuo sito tramite un buon booking engine come BookingLight.

Stavolta l’arbitro dà la vittoria del round a noi!!

Esperienza dell’ospite: OTA contro Prenotazione diretta

Dal punto di vista del cliente, prenotare attraverso un sito di prenotazione o prenotare direttamente, in genere non fa alcuna differenza, perché vedono la stessa tariffa sia sul sito dell’hotel che sull’OTA.

Fermo restando che essendo decaduta la partity rate, puoi mettere il prezzo che vuoi, io ti consiglio di lasciare pure gli stessi identici prezzi ma puoi inserire dei “vantaggi” per i turisti che prenotano direttamente. Ovviamente devi mettere in evidenza questi benefici.

Alcuni consigli per aumentare le prenotazioni dirette sono:

1. Upgrade di stanza gratuiti:

Offri ai potenziali clienti un vantaggio o un omaggio per la prenotazione diretta.

2.Pacchetti a valore aggiunto:

Offri un valore aggiunto agli ospiti che prenotano direttamente, come parcheggio gratuito, servizi termali o biglietti per le attrazioni locali.

3. Sconti per un pubblico limitato:

Offri sconti esclusivi a un pubblico specifico tramite codici sconto via e-mail, Facebook, Twitter o altri social media.

4. Opera al check-in:

Quando gli ospiti effettuano il check-in, offri loro uno sconto speciale per prenotare direttamente alla loro prossima visita. Potresti anche posizionare un cartello presso la reception per promuovere questa offerta.

5. Rendi semplice la prenotazione online:

Assicurati che la prenotazione online sia semplice e veloce.
Offri ai clienti la “Migliore tariffa garantita” e assicurati che il sito web sia ottimizzato per i dispositivi mobili.

Qui vinciamo alla grande per KO!

Guidare il traffico: OTA vs Prenotazione diretta

Un vantaggio poco noto delle OTA è che possono effettivamente indirizzare il traffico verso il sito web dell’hotel. Secondo uno studio condotto da Google, il 52% dei viaggiatori visita il sito web dell’hotel dopo aver visto la stanza su un’OTA.

Alla fine, usare l’OTA per la prima volta o riempire rapidamente le stanze vuote potrebbe valere il costo della commissione.
Tuttavia, il tuo obiettivo dev’essere quello di indurre l’ospite a prenotare direttamente, che è l’ideale per raggiungere un risultato redditizio.

Intendiamoci: quel 52% di visitatori che stanno per effettuare la prenotazione è il tuo obiettivo.

Sono persone che sostanzialmente hanno 3 scelte:

  1. Prenotare direttamente sul tuo sito
  2. Tornare alla OTA e prenotare la tua struttura
  3. Tornare alla OTA e prenotare un’altra struttura

Da qui capisci quanto sia di fondamentale importanza che sul tuo sito trovino le risposte migliori alle domande che si pongono e trovino l’entusiasmo necessario a fargli premere il pulsante PRENOTA ORA.

Direi che ancora una volta la vittoria o la sconfitta siano nelle tue mani.

Se carichi il destro come ha fatto Muhammed Alì e piazzi il colpo sfruttando bene la tua forza non c’è OTA che possa metterti KO!

 

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Di Riccardo Zenoni

Come identificare il tuo ospite ideale ed il tuo mercato di riferimento

Riccardo Zenoni2018-10-26T17:23:26+02:00

Per poter gestire una qualunque attività con successo dovrai individuare il tuo mercato di riferimento.

Questa è la regola di base, da che mondo e mondo, per qualunque tipo di business.
Che tu sia un calzolaio o un produttore di carrelli per l’industria aerospaziale, devi conoscere il mercato adatto al tuo prodotto o servizio, altrimenti venderai poco!

Quindi se hai una struttura ricettiva, per raggiungere in modo efficace i tuoi ospiti, devi capire a chi rivolgerti ed in che modo.

Non fa una piega vero? Sembra tutto facile, no?!

Beh non è esattamente così. Questo è uno di quei casi in cui tra la teoria e la pratica c’è di mezzo il mondo.

Ti racconto una storia (vera) che ci aiuterà a capire.

Nel 1886 uscì negli Stati Uniti il primo numero di The Cosmopolitan una rivista mensile dedicata e rivolta alle donne, che trattava di moda, amore, sessualità, salute e stile di vita. In tutti questi anni non ha mai conosciuto una crisi significativa, anzi si è diffusa in oltre 100 nazioni nel mondo, con decine milioni di copie vendute ogni mese, (è pubblicata in Italia dal 1973) ed è diffusa anche attraverso internet.
Guarda che bella qui sotto la copertina di oltre un secolo fa, Novembre 1917.

Ora, un tale monumento storico alla tendenza del momento, nel numero di Ottobre 2018 ha pubblicato il quinto articolo sul tema della Frangia con cui il gentil sesso può acconciare i propri capelli. Nella fattispecie è una sorta di fotogallery commentata, con ben 10 modi diversi per tagliarla e pettinarla…!

Allora io faccio questa semplice riflessione:

se una rivista così tanto conosciuta e venduta nel mondo, mette in prima pagina e dedica così tanto spazio ad un tema così futile forse è perché il suo pubblico pretende qualcosa di speciale?

Sì! Il suo pubblico pretende: di essere informato, coccolato, vuole novità, vuole essere stupito, considerato speciale, particolare, unico, ineguagliabile.
E si vuole riflettere in quello che la rivista mostra anzi detta… perché molte lettrici sognano di apparire come le ragazze ospitate nei servizi di Cosmopolitan.

Ora pensa ai tuoi ospiti…

Riflettendo su quello che hai appena letto, pensi che chi spende soldi per leggere come deve tagliare la frangetta si possa accontentare di scegliere una struttura a caso quando sta organizzando la propria vacanza??

Eh eh, la risposta è talmente ovvia…

Secondo Tnooz. è importante capire chi sono i tuoi ospiti ideali per poter fornire le giuste offerte ed esperienze.

Quando è stata l’ultima volta che hai ricercato ed analizzato ciò che spinge i tuoi ospiti a prenotare?
Cosa c’è nella tua struttura o nei dintorni che convince i tuoi ospiti a prenotare?

Puoi rispondere a queste domande usando i dati che sono già in tuo possesso.
Ecco alcuni modi per farlo:

Indagini

Gli ospiti che hanno soggiornato da te sono la tua migliore fonte di informazioni.
Puoi utilizzare i sondaggi post-soggiorno degli ospiti per assicurarti sia che abbiano avuto un buon soggiorno che per scoprire altre informazioni importanti.

Ad esempio, potresti chiedere loro:

  • Lo scopo del loro viaggio
  • Che attività hanno fatto
  • Dove hanno mangiato
  • Cosa avrebbero voluto fare ma non ci sono riusciti
  • Perché torneranno (o non torneranno)
  • Ecc.

Capire la motivazione dei viaggi dei tuoi ospiti ti aiuterà ad elaborare offerte allettanti ed esperienze su misura per i futuri ospiti.

Se per esempio la tua struttura attrae buongustai, considerata la vicinanza ad alcuni ristoranti di alto livello, potresti offrire agli ospiti offerte esclusive con alcuni ristoranti per invogliare a prenotare una camera da te.

All’apparenza, le offerte mirate sembrano semplici, ma è necessario scavare nei dati per scoprire cosa vogliono veramente i tuoi ospiti. Fare sondaggi con domande ben scritte possono aiutarti a ottenere le informazioni di cui hai bisogno.

Siccome ognuno di noi è bombardato dai sondaggi, ti faccio una breve sintesi di come creare un buon sondaggio.

  1. Lunghezza: massimo 1 pagina. Più è breve e più sarà facile che te lo compilano.
  2. Personalizzazione: scrivi il nome della persona o il cognome della famiglia in modo che le persone si sentano più coinvolte.
  3. Semplicità: le domande devono essere semplici e corte ed affrontare un solo tema ognuna. (es. NO: Il giardino e la piscina sono stati di suo gradimento?)
  4. Trasparenza: non influenzare le risposte. (es. NO: Abbiamo il miglior panorama della Costiera Amalfitana, quanto vi è piaciuto soggiornare in veranda?
  5. Rilevanza: metti in ordine logico le domande anche per abbreviare i tempi di compilazione. Per esempio: se non hanno mai fatto colazione è inutile chiedere se è piaciuta la marmellata fatta da te o se la sala per la colazione era di loro gradimento.
  6. Risultati: proporre sempre una scala di valori dispari, per esempio da 1 a 5 in modo da avere anche una risposta neutra. (es. SI: 1 fortemente in disaccordo;  2 in disaccordo; 3 non ho opinione; 4 d’accordo; 5 fortemente d’accordo)
  7. Dati demografici: alla fine del sondaggio chiedi fascia d’età, fascia di reddito, sesso, stato civile, tipo di professione, motivo del viaggio.

Quando ti sentirai pronto ad elaborare il tuo primo sondaggio puoi farti aiutare da Google. Premendo qui.

Se ti prepari bene, sfruttando i consigli che ti ho dato, farai un questionario coi fiocchi, che neanche l’ISTAT ha mai pensato…!!! 😉

Recensioni online

Un altro posto in cui cercare informazioni preziose sono le recensioni online.

Gli ospiti menzionano sempre le cose che hanno gradito, quelle che non gradito e ciò che avrebbe potuto essere migliore.

Usa queste informazioni a tuo vantaggio e personalizza la tua offerta in base ai loro commenti.

Ad esempio, in questa recensione su TripAdvisor per il B&B Villa Barbaro  a Salina, un’isola siciliana delle Eolie, l’ospite menziona le lezioni di Yoga e fantastiche colazioni a base di torte appena sfornate, subito dopo lo yoga.

Certo Salina già mostra uno splendido panorama marino, con Lipari, Panarea e Vulcano sullo sfondo, ma poi il tocco dei proprietari che offrono una splendida accoglienza e i prodotti del loro orto, completano la vacanza, soprattutto considerando la posizione del B&B nei pressi del porto.

Una struttura ricettiva nei pressi del mare attira da sempre molti turisti, infatti sfrutta questa sua caratteristica (che però è condivisa con tante altre strutture simili) aggiungendo anche un extra molto originale.
Questo mix è vincente perché la maggior parte delle strutture non aggiunge nulla alle caratteristiche di base.

Anche se la tua struttura non si trova proprio di fronte alla spiaggia, ci sono molti modi in cui puoi sfruttare ciò che interessa agli ospiti, prendendo spunto dalle recensioni.
Potresti essere in prossimità di musei o monumenti famosi. In tal caso, puoi offrire pass e informazioni. Ma potresti anche attrarre il turista avventuroso che, dopo 2 giorni di Musei, desidera fare qualcosa di speciale, vivere emozioni intense ed elettrizzanti.

Utilizza tutte le tue recensioni (positive, negative o neutre) per scoprire ciò che conta di più per i tuoi ospiti. Un detto recita “non puoi sapere ciò che non sai” quindi le tue recensioni possono aiutarti a identificare ciò che non sai.

Gli ospiti non sono mai esattamente gli uni uguali agli altri e questo è importante. Ognuno ha aspettative e interessi diversi, ma dopo aver compreso i loro desideri e i loro bisogni, puoi fare in modo di attrarli in maggior numero.

Google Analytics

Google Analytics è uno strumento estremamente utile!

Se non lo possiedi già, dovresti installarlo sul tuo sito web. Se non sai come fare puoi trovare la guida di Google qui .

All’interno della dashboard di Google Analytics, puoi accedere a “Pubblico” sul lato sinistro e trovare molte informazioni preziose.

Sotto la panoramica, troverai informazioni sui luoghi in cui vivono i visitatori del tuo sito web e su quali lingue parlano. Queste informazioni possono aiutarti a indirizzare annunci e offerte alle persone nelle giuste destinazioni e nella lingua corretta.

Ad esempio, immagina di possedere una struttura del sud della California e supponiamo che la maggior parte dei visitatori del tuo sito Web si trovi in ​​Kansas. Ora, se è così, devi trovare dei modi per farti visitare dalla gente del Kansas.
Durante i mesi invernali, quando la neve e le temperature glaciali hanno preso il sopravvento nel Midwest, una campagna pubblicitaria che raffigura spiagge calde e soleggiate potrebbe essere un’ottima idea!

Oppure, se scopri che il tuo sito web sta ricevendo molti visitatori dalla Cina o che i visitatori utilizzano un browser Web impostato in cinese mandarino, è possibile che tu stia perdendo le prenotazioni internazionali perché il tuo sito web non è tradotto in cinese mandarino.

Questi dati possono darti le informazioni di cui hai bisogno per prendere decisioni di marketing, come localizzare i contenuti esistenti o produrre contenuti su misura per un particolare pubblico.

Questi esempi sono piuttosto semplici, ma servono per capire quando e da dove proviene il tuo traffico online.
Ciò può aiutarti a creare per i tuoi ospiti esperienze più coerenti.

Google Analytics fornisce anche informazioni demografiche: quale percentuale del traffico proviene da uomini o da donne e li segmenta in fasce di età.

Se analizzi bene questi dati li puoi usare per attrarre i clienti più adatti a te.

Immaginiamo che tu abbia un’affittacamere a Pisa nei pressi dell’Università e i tuoi clienti siano principalmente persone giovani, puoi utilizzare una strategia sui Social combinando le informazioni che ti da Analytics per ottenere migliori risultati.

Puoi anche vedere quali parole chiave le persone cercano per trovare la tua struttura. In Acquisizione> Campagne> Parole chiave organiche, vedrai quali parole gli utenti hanno digitato su Google per trovare il tuo sito web.

Ad esempio, BookingLight  ha ricevuto traffico da ricerche come “trend del settore alberghiero”, “migliori ota” e “costi operativi hotel” per citarne alcune. Questo ci permette di scoprire cosa interessa al nostro pubblico.

Con queste operazioni otterrai maggior traffico sulle tue pagine perché vai a pescare dove ci sono più pesci, anziché cercarli col lanterino.

Se poi ti appassioni e decidi di creare i contenuti che le persone cercano e che vogliono vedere, allora ti si apre un mondo!
Sfruttando il fatto che conosci le parole chiave che i tuoi ospiti utilizzano per trovare la tua struttura online o strutture simili alla tua, puoi creare contenuti sugli agli argomenti a cui sono interessati. Oppure puoi creare un blog e spingere particolarmente su quegli argomenti.

Puoi anche utilizzare lo Strumento di pianificazione delle parole chiave di Google per vedere quali parole chiave sono correlate a quelle per le quali hai già una classifica.

Se sei una struttura della Sicilia, le parole chiave organiche potrebbero includere “mare”, “fuga invernale” e “mare fuori stagione”, indirizza le tue offerte in base a questo. Oppure, se hai una baita sulle dolomiti e le tue parole chiave includono argomenti correlati a “sci”, capirai che il contenuto del tuo sito web funziona.

Tutti gli strumenti di Google possono aiutarti a individuare e “colpire” chi appartiene al tuo target di mercato.

Facebook Insights

Le informazioni sulle pagine di Facebook sono un altro ottimo posto dove ricercare dati.

Con oltre un miliardo di persone sulla piattaforma, Facebook ha fatto un ottimo lavoro per aiutare ad individuare i target del mercato.

Se accedi alla tua pagina e fai clic su “Approfondimenti” nella barra di navigazione superiore, verrai indirizzato a una dashboard. Sul lato sinistro, vedrai una lista verticale. Fai clic su “Persone” fino in fondo.

Verrai quindi indirizzato a una schermata che ti mostra un’istantanea di persone a cui piace la tua pagina.
Comprende la percentuale di uomini e donne, oltre al loro paese di appartenenza, città e lingue parlate.

Tutte queste informazioni sono utili allo stesso modo di Google Analytics.

Ad esempio, supponiamo che hai un B&B a Roma e hai molti fan argentini molti dei quali sono venuti a vedere il Papa.
Quali sono le offerte che puoi promuovere per invogliare quel tipo di persone a soggiornare da te?

Devi riflettere su queste opportunità e trovare le soluzioni più adatte.

Se decidi di promuovere la tua struttura e le offerte su Facebook farai un’ottima scelta perché ti consentirà di entrare in contatto con gruppi di persone molto specifici, adatti alle tue esigenze.

Twitter Insights

Twitter offre potenti informazioni sul pubblico.
Se hai un discreto seguito su Twitter (> 500 followers), puoi utilizzare questi dati per capire meglio il tuo pubblico di destinazione.
Di seguito è riportato un esempio delle informazioni sul pubblico di un account Twitter. La panoramica mostra l’interesse superiore, la lingua, il tipo di stile di vita, lo stile di acquisto e l’operatore wireless.

Con queste informazioni, puoi determinare qual è il tuo target di mercato e come attirare la loro attenzione.
Vedrai anche quali occupazioni i tuoi followers tendono ad avere e un elenco di come tendono a spendere i loro soldi.
Ad esempio, il grande gruppo di esploratori etnici di questo account ti mostra che a queste persone piace un’ampia varietà di cibo. Esistono molti modi per utilizzare questi dati per creare un mercato di destinazione migliore e più preciso.

Conclusione:

Quando guardi i tuoi dati da varie fonti, inizierai a vedere punti in comune.

Usa queste somiglianze per capire cosa vogliono i tuoi ospiti e fornisciglielo.

Non appena capisci bene chi sono i tuoi migliori clienti ti sarà molto più facile fare operazioni di marketing più adatte ed otterrai i migliori risultati possibili.

E’ importante inoltre che ci sia coerenza tra i messaggi pubblicati sulle varie piattaforme, social e non, perché un consultatore può leggere la tua offerta in Portali diversi e non deve avere dubbi sulla tua attendibilità.

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Di Riccardo Zenoni

Non esistono più le piccole strutture

Riccardo Zenoni2018-10-19T11:35:20+02:00

Principato di Monaco, San Marino, Liechtenstein, Malta, Andorra sono solo alcune delle nazioni più piccole d’Europa.

Ti sei mai chiesto come hanno fatto a sopravvivere nei secoli senza essere invase e distrutte dai Paesi che in un certo senso le ospitano? Italia, Spagna, Svizzera e Austria le avrebbero potute, in qualunque momento, assediare e sopraffare.
Ma ciò non è accaduto. In secoli e secoli non è accaduto.
Certo hanno combattuto per la loro indipendenza, nulla è stato loro regalato, ma conquistato a caro prezzo.
Ma in compenso oggi godono di tanti benefici, enormi benefici.

E sai perché?

Perché pur combattendo con le stesse armi di qualunque altro Stato, è proprio grazie alla loro piccolezza che riescono ad avere i maggiori benefici.

Facciamo un esempio: alcune delle nazioni più piccole del mondo sono paradisi fiscali.

A qualunque Stato del mondo qualcuno ha vietato di diventare un paradiso fiscale? Ovviamente no!
Chiunque lo può diventare, ma in genere l’alto debito pubblico lo impedisce alla maggior parte delle nazioni, tra cui la nostra.

Per cui se loro adottano una politica fiscale che permette loro di diventarlo, e grazie a questo attraggono alcune tra le Aziende e gli uomini d’affari più potenti del mondo, che poi restituiscono loro una maggior protezione nella politica internazionale… direi che hanno giocato pulito. Hanno giocato con le stesse regole delle nazioni più potenti del mondo e si sono ricavate il loro spazio, sotto forma di un’indipendenza economica, politica e sociale invidiabile.

Perché ti sto raccontando tutto questo? Pensi che ti voglia suggerire di aprire il tuo nuovo B&B tra le aspre montagne di Andorra?

Certo potrebbe essere una bella idea, ma non è di questo che voglio parlarti.

In realtà, così come non esistono più le nazioni Cenerentola, salvo che nelle dimensioni, allo stesso modo non esistono più le piccole Strutture!

Starai pensando che invece la tua è una PICCOLA struttura con solo 2 camere, quindi?
Pensi che mi sono ammattito? Non ancora… 😉

Io ti dico di non soffermarti sulle dimensioni, come non lo abbiamo fatto per il Liechtenstein che è una nazione grande come la città di Pavia o di Salerno. Non stiamo parlando di dimensioni ma di opportunità.

Ora ti spiego meglio.

Stiamo vivendo un momento storico in cui le piccole e medie strutture ricettive possono competere allo stesso livello del Marriott e dell’Hilton.

Capisci la metafora con le nazioni più piccole del mondo?

Anche un piccolo B&B ha a disposizione le stesse armi, cioè le stesse tecniche di marketing e gli stessi servizi che usano le grandi catene alberghiere internazionali.

Per esempio un B&B può disporre di sistemi di prenotazione diretta delle camere, come per esempio BookingLight, che possono fornire al turista la stessa modalità di prenotazione che utilizza per prenotare una camera al Grand Hotel Excelsior!

La tecnologia e Internet sono progrediti così rapidamente che gli strumenti di cui gli albergatori hanno bisogno per gestire le proprie attività sono molto più convenienti di quanto non fossero una volta. Certo, l’Hilton locale potrebbe avere un sistema PMS / CRM da 100.000 euro e ampie risorse.
Ma i piccoli proprietari possono rallegrarsi del fatto che c’è sempre più parità in ogni campo.

Grazie all’utility computing, al software considerato un servizio, alle OTA e alle tecniche di marketing diretto, la tecnologia alberghiera a livello aziendale viene utilizzata ogni giorno anche dalle piccole strutture.

Cos’è l’utility computing?


L’utility computing è l’idea per cui i servizi tecnologici abbiano un prezzo differente in base all’utilizzo del cliente
.

Allo stesso modo in cui le compagnie di acqua e gas addebitano i clienti in base a quanto un individuo utilizza, adesso anche le aziende Internet hanno iniziato ad acquisire questa modalità.

L’utility computing ha reso più facile per le persone gestire le aziende e i siti Web che li alimentano. Non è più necessario pagare un prezzo elevato per i server, per i sistemi di gestione dei contenuti e per gli strumenti di archiviazione di e-mail e cloud.

Un tempo i produttori di software producevano programmi molto costosi per le grandi catene alberghiere.
Se gli albergatori più piccoli volevano utilizzarlo,
dovevano comunque comprarlo con tutte le funzioni dei grandi, agli stessi prezzi per loro esorbitanti, raramente al di sotto di 10.000 euro!

Questo ha lasciato le strutture più piccole per anni senza software o con un software pagato ad un prezzo enorme ma utilizzato solo per il 10%. Ora, con l’utility computing, i gestori di una struttura extra-alberghiera possono pagare in base a ciò che effettivamente usano, mettendo comunque a disposizione di una piccola struttura un software molto potente.

La nuova modalità è importante per le strutture di piccole e medie dimensioni poiché non utilizzano molte delle funzioni complesse e le caratteristiche utilizzate dalle grandi catene di Hotel.

In pratica i piccoli possono pagare solo per quello che realmente consumano.

Quindi metaforicamente è come se due persone comprassero 2 Ferrari Portofino cabrio. Ad una mettono il suo motore V8 da 600 Cv che permette di raggiungere i 320 Km/h, a listino 200.000 euro tondi tondi. All’altra invece mettono il motore della Panda 1.300 cc diesel multijet da 80 CV velocità massima 145 km/h… ottimo motore! Inarrestabile! Consumi ridottissimi!
Ma secondo te può costare le stesse 200 mila euro??

Ti dico di più: la maggior parte delle persone ha familiarità con siti come Dropbox e Box, che coprono il cloud storage. Il cliente paga solo ciò che desidera utilizzare. Gli stessi principi sono stati applicati ad altri servizi online come software e altri sistemi.

La tua struttura ricettiva non ha bisogno di acquistare, mantenere e archiviare i server: è quindi possibile acquistare server cloud su abbonamento, gestiti in modo professionale e molto più sicuri.

Cos’è il Software as a Service (SaaS)?

SaaS (Software as a Service) è un servizio di distribuzione software in cui i fornitori ospitano le applicazioni e le rendono disponibili ai clienti su una rete (fonte SearchCloudComputing). Ora che l’accesso a Internet è diventato ampiamente disponibile, è possibile per le aziende operare quasi esclusivamente sul web.

Dieci anni fa, SaaS era molto meno popolare di oggi a causa dei limiti tecnologici.

Generalmente, le società SaaS vendono licenze per software on-demand che i clienti possono acquistare per un determinato periodo di tempo. Come forse saprai, BookingLight opera su un modello SaaS, come una forma di utility computing. Le strutture ricettive di piccole e medie dimensioni acquistano licenze per uno o tutti i nostri prodotti su base mensile o annuale.

I modelli SaaS sono meno costosi e più facili da usare rispetto ai software tradizionali. SaaS consente alle aziende di aggiornare il software in tempo reale con aggiornamenti in cloud. Prima, le società di software aggiornavano il loro software solo una volta all’anno o una volta ogni qualche anno; con un modello basato su abbonamento, questo consente alle piccole e medie dimensioni di avere il software più aggiornato tutto l’anno. Come nel caso di BookingLight, i clienti apprezzano i frequenti miglioramenti delle prestazioni e le nuove funzionalità.

Il software considerato come servizio consente ai Gestori di sfruttare tutti i vantaggi degli aggiornamenti costanti e delle nuove funzionalità senza dover spendere un prezzo esagerato.

Ora che abbiamo capito cosa siano l’utility computing e il SaaS, ecco altri modi in cui le strutture di piccole e medie dimensioni possono competere con la tecnologia di oggi.

OTA

Tutti sanno che le grandi OTA come Expedia e Booking.com dominano una larga fetta delle prenotazioni e che possono rappresentare un flusso di entrate di successo per le strutture di piccole e medie dimensioni. Le OTA spendono una quantità significativa di denaro per il retargeting e per la pubblicità nei motori di ricerca per indirizzare gli ospiti quando stanno per prenotare. Le strutture di qualsiasi dimensione possono trarre vantaggio da questo, è una strategia pubblicitaria che si è dimostrata efficace negli ultimi anni.

OTA di nicchia

Oggi ci sono centinaia di OTA di nicchia che funzionano particolarmente bene per le strutture più piccole. Esse consentono di raggiungere mercati più piccoli e più distinti. Un esempio è Bud and Breakfast , l’OTA compatibile con la marijuana. Elenca solo le strutture che consentono legalmente la cannabis.

HostelsClub è un altro esempio di OTA di nicchia che si rivolge al mercato degli ostelli. Sebbene sia gli ostelli che le strutture incentrate sull’uso della cannabis possano sopravvivere sulle grandi OTA, questi canali segmentati consentono alle strutture di raggiungere ospiti più mirati.

Prenotazioni dirette

Internet è un posto fantastico perché, per la maggior parte, è gratuito e chiunque può usarlo. Ogni struttura ha l’opportunità di sfruttare al meglio le proprie reti a prescindere dalle sue dimensioni. Le prenotazioni dirette offrono il maggior margine per prenotazione perché non ci sono commissioni da pagare alle Agenzie di viaggio online.

La tecnologia odierna consente a tutti i proprietari e gestori di implementare una strategia di prenotazione diretta a basso costo. Non hanno bisogno di software costosi per mandare email agli ospiti, gestire i clienti passati o persino trovarne di nuovi.

E-mail

In precedenza abbiamo pubblicato un articolo su come utilizzare le mail per fare marketing a basso costo che possono aiutare a potenziare la tua strategia di email marketing.

Le piattaforme più popolari sono MailChimp, Constant Contact e FanBridge che offrono piani gratuiti o relativamente economici.

L’email è un ottimo modo per raggiungere gli ospiti del passato e invogliarli a visitarli di nuovo. Puoi inviare aggiornamenti sulla tua struttura, promozioni e sorprese stagionali che li spingeranno a prenotare nuovamente. L’email aiuta ad aumentare le prenotazioni dirette perché puoi indirizzare gli ospiti direttamente al tuo sito web.

Content

Siamo fan del content marketing qui a BookingLight perché pensiamo che sia uno dei modi migliori per attirare l’attenzione della gente.
I grandi marchi alberghieri possono avere consulenti che si occupano di produrre contenuti più ampi e più risorse per creare blog e video, ma anche le piccole strutture possono avere una strategia vincente in maniera economica.

Infatti puoi partire anche in vantaggio perché puoi essere più agile. Le grandi catene spesso devono attraversare molti strati di burocrazia che causano la diminuzione dell’impatto positivo dei contenuti ideati. In più, i grandi alberghi non possono creare contenuti interessanti nell’immediatezza degli accadimenti infatti spesso impiegano molto tempo per realizzare un documento ed è sterile e poco incisivo.

Le strutture più piccole hanno l’opportunità di produrre contenuti che si specchiano meglio con i loro ospiti perché spesso riescono ad avere una conoscenza più profonda dei loro interessi.

Ad esempio, immagina di possedere un ostello a Roma dedicato a ragazzi ventenni.
Poniamo che conoscendo meglio i tuoi ospiti, scopri che la maggior parte di loro sono ospiti abituali di Roma; in questo caso sarebbe nel tuo interesse offrire contenuti adatti specificamente a questo pubblico. Invece di comunicare agli ospiti che dovrebbero visitare i Musei Vaticani, potresti offrire consigli utili per le chicche nascoste di Roma da non perdere, per esempio pub, luoghi di ritrovo, discoteche, ecc.

Per farla breve, ogni struttura, indipendentemente dalle dimensioni, ha l’opportunità di creare contenuti coerenti con gli ospiti che vogliono raggiungere.

Dovresti di ascoltare i tuoi ospiti attuali e passati per capire a cosa sono maggiormente interessati.

Creare contenuti con regolarità aiuta notevolmente l’ottimizzazione dei motori di ricerca, ciò permetterà alla tua struttura di catturare nuove prenotazioni.

Esploreremo l’argomento più avanti.

Social media

Anche i social media sono (per lo più) gratuiti. È gratuito iscriversi e condividere aggiornamenti, ma se vuoi raggiungere una porzione più significativa del tuo mercato di riferimento, devi per forza investire.

Nella nostra guida su Instagram, abbiamo fornito diversi esempi di strutture più piccole che stanno vincendo sui social. Ti confermo che i social sono estremamente democratici: le regole sono uguali per tutti e quindi le piccole strutture hanno le stesse opportunità delle grandi strutture per ottenere ottimi risultati. Ad esempio, Urban Cowboy BnB è una piccola struttura situata a New York City. Nonostante le sue piccole dimensioni, la sua presenza su Instagram supera gran parte della concorrenza con 37.800 followers.

Ovviamente la pubblicità sui social media potrebbe non rientrare nel tuo budget di spesa per il marketing, però gli strumenti per avere successo sono gratuiti. Con un po ‘di creatività e duro lavoro, puoi usare i social media per migliorare la tua presenza ed ottenere un pubblico sempre più numeroso.

Search Engine Optimization (SEO)

Una strategia per i contenuti e i social media sono due dei modi più efficaci per ottimizzare i risultati dei motori di ricerca (SEO).
Grandi hotel e piccoli B&B beneficiano ugualmente dell’ottimizzazione dei motori di ricerca, perché i consumatori si rivolgono a Google quando cercano informazioni.

Poiché le strutture ricettive di grandi dimensioni hanno una forte presa su parole chiave brevi (a coda corta) come “miglior hotel di Roma” e quindi ti suggerisco di creare contenuti a coda lunga per ottenere un buon posizionamento per le parole chiave a coda lunga. Chiavi di ricerca a coda lunga come “zone tranquille di Roma dove alloggiare” sono più facilmente classificabili perché i grandi alberghi non si concentrano su di esse.

Ecco la dimostrazione:

Come vedi, un piccolo B&B con solo 4 recensioni viene inserito al primo posto!

Da Gestore di una piccola struttura extra-alberghiera è probabile che tu sappia che le grandi catene di hotel e le OTA non lo fanno. Questo ti dà l’opportunità di produrre contenuti che soddisfino le esigenze di quel tipo di ospiti che sono attratti da alcuni specifici dettagli.

Se sei una piccola struttura romana, vuoi fare del tuo meglio per essere il primo risultato di ricerca di Google quando le persone cercano frasi lunghe come “ostello per giovani turisti a Roma ” o “B&B economico vicino al Colosseo” o “affittacamere zona Roma Termini”.

Ecco cosa vede un turista:

 

oppure anche:

L’ottimizzazione dei motori di ricerca è cambiata molto nel corso degli anni. Oggi, è meno importante avere parole chiave perfettamente ottimizzate e più informazioni sulla fornitura di contenuti rilevanti per il tuo pubblico.
Un blog regolarmente aggiornato è un ottimo modo per aumentare il SEO.
Un blog aggiornato di frequente indica a Google che tu, come autore, sei attivo e che il sito Web è aggiornato. Questo invia a Google un segnale di qualità positivo per il sito web generale. Inoltre dice ai lettori che dovrebbero seguirti, perché stai scrivendo attivamente.

Inoltre, i siti di social media tendono a posizionarsi bene su Google. Pertanto, avere una presenza attiva su siti popolari come Facebook, Instagram, Twitter e Pinterest aiuterà gli utenti a trovare il tuo profilo e il tuo sito web durante l’utilizzo dei motori di ricerca. Per questo motivo, dovresti assicurarti che tutte le informazioni sui tuoi canali social siano corrette e che abbiano un link al tuo sito web o al tuo blog.

Riepilogo

Rivediamo i passi principali di questo articolo.

Non esistono più le piccole strutture nel senso di attività scollegate al mondo imprenditoriale, perché oggi ogni gestore ha accesso a software di alto livello aziendale. La tecnologia e gli strumenti necessari per gestire una struttura ora sono più accessibili che mai sia come reperimento di fornitura che come prezzi.

L’utility computing e le piattaforme SaaS consentono alle strutture più piccole di operare allo stesso livello dei grandi hotel. I sistemi di gestione delle strutture e i bellissimi siti Web sono disponibili per chiunque li desideri. In un certo senso, la tecnologia ha contribuito a livellare il campo di gioco.

Ora che hai tutti gli strumenti per vincere dipende solo da te!

Anche Malta si fa rispettare in tutto il Mediterraneo…!! 😉

 

 

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Di Riccardo Zenoni

3 modi per offrire esperienze autentiche

Riccardo Zenoni2018-10-19T12:34:03+02:00

“Dottor Jones, abbiamo sentito parlare molto di lei: professore di archeologia, esperto di occultismo, e, come dite voialtri? Ricercatore di antichità rare…”

Magg. Eaton, ne ”I predatori dell’arca perduta”

Quando, nell’inverno del 1981, Indiana Jones fece irruzione nelle sale cinematografiche italiane rimanemmo tutti a bocca aperta!
Mai si era visto un film con una trama così fitta di colpi di scena, così avventurosa e piena di misteri. Emozione, rabbia, felicità, tenerezza e spavento si rincorrevano continuamente, perfettamente cucite addosso ad Indiana Jones, magistralmente interpretato da Harrison Ford.

Ogni ragazzo di tutto il mondo iniziò a sentirsi un eroe esploratore, nacque la moda delle giacche di pelle, dei cappelli tipo Borsalino indossati con i jeans e di borse e borselli a tracolla, non potendo esibire la frusta, per ovvi motivi!

Insomma ognuno voleva assomigliargli: il mito del serio professore universitario con un’identità nascosta di eroe, fu condiviso nei sogni, ad occhi più o meno aperti, di un’intera generazione.

Pensa che solo 4 film tra il 1981 e il 2008 hanno generato un mito e… anche 2 miliardi di dollari ai botteghini dei cinema di tutto il mondo!

Ora se pensi che questo mito sia sfumato, sia caduto nel dimenticatoio come tanti altri miti di quegli anni ti sbagli di grosso!
Il mito dell’esplorazione non finirà mai perché è 
parte del DNA umano.

L’uomo prima che cacciatore nasce esploratore. E’ inutile che ti parli di Marco Polo o di Cristoforo Colombo, accettiamolo subito e andiamo avanti.

Il mondo dell’ospitalità sta riscoprendo questa vena.
Oggi i turisti non si accontentano 
più di andare in spiaggia e passare 15 giorni senza alzarsi dal loro lettino, per poi tornare alle loro grigie città senza avere null’altro da raccontare salvo: “mi sono riposato tanto, ho dormito tanto…”  Sì… ti sei stufato tanto!!!

Oggi i turisti si aspettano sempre di più dalle aziende del mondo dell’ospitalità

I consumatori hanno alte aspettative su come godersi  i viaggi sia nella struttura che li ospita, sia fuori.
Se lavori nell’ospitalità, probabilmente non passi un giorno senza sentire le parole “autenticità” e “esperienza” e ti domanderai spesso come fornire il mix perfetto agli ospiti.

Un ospite vive un’esperienza autentica quando mangia, si diverte e fa le stesse cose della gente del posto in cui si trova.

Secondo il recente articolo di Skift, un gran numero di aziende ha già colto il trend delle esperienze autentiche.
Le strutture ricettive devono costruire solide relazioni con i loro ospiti, sia se hanno intenzione di rimanere nella hall, sia che decidano di esplorare la città.

Ma rimane il dubbio su come creare effettivamente esperienze autentiche.

Naturalmente marchi come Hilton e Four Seasons possono permettersi di creare esperienze indimenticabili, hanno i soldi e la manodopera per creare progetti su larga scala.

Tuttavia, ci sono molte strutture più piccole che fanno un buon lavoro nel fornire esperienze. Non c’è bisogno di un ingente budget di marketing e di personale extra per offrire esperienze autentiche.
Basta avere un po’ di fantasia e cercare di sfruttare le particolarità della zona dove è ubicata la tua struttura.

L’importanza delle esperienze autentiche

Quando il tuo ospite si trova nella tua struttura, hai molta influenza su di lui.
Le tue stanze, i servizi e il personale hanno un grande impatto sul gradimento del soggiorno.
Il modo in cui trascorrono il loro tempo nella tua struttura influirà anche sulla valutazione del loro viaggio.

Quando il gestore di una struttura aiuta l’ospite nelle visite e nelle esperienze, suggerisce itinerari e consigli utili si rafforza la loro relazione e si pongono le basi per ottenere dall’ospite recensioni positive sulla rete e presso i suoi amici e parenti.

Se sei ben integrato nel tuo territorio vedrai che fornire esperienze personalizzate, anche collaborando con operatori locali, non sarà né difficile e né costoso.

Modi per fornire esperienze autentiche

Fornire visite guidate e facilitare le attività

Un modo semplice per offrire esperienze autentiche è organizzare dei tour e delle attività con gli esperti della zona.

Avere un concierge può essere utile per la tua struttura, ma avere a disposizione un servizio che porta gli ospiti in giro e li guida nelle visite è ancora meglio.

Ti faccio un esempio di un Host americano che dispone di 4 ostelli.
Ti accorgerai che non propone in primis l’ospitalità: tutta la comunicazione è incentrata sulle esperienze che i turisti possono vivere in quella zona. L’ospitalità viene in seconda battuta.

Apri questo link: International Travellers House.

Come vedi offrono attività quotidiane ai loro ospiti senza costi aggiuntivi.
Offrono una varietà di attività giornaliere tra cui ritrovi sulla spiaggia, gite in spiaggia, feste in barca ed escursioni. Offrono anche attività notturne tra cui pub crawl, falò sulla spiaggia, karaoke e altro ancora.

International Travellers House offre queste attività per migliorare l’esperienza degli ospiti e aiutarli ad incontrarsi. Trattandosi di ostelli, attirano molti viaggiatori singoli che vogliono conoscere nuove persone lungo la loro strada.
Offrire attività gratuite è considerato da molti turisti un punto di forza ed aiuta a differenziarsi dai concorrenti.

Ospitare le tue attività ti consente di creare una connessione personale e profonda con i tuoi ospiti.
Imparerai di più su di loro e aumenterai gli scambi di idee nei rapporti interpersonali.

Il mio consiglio è di valutare le attrazioni della tua zona, scindere tra quelle più popolari e quindi già inflazionate e quelle meno sfruttate e poi studia cosa puoi fare. Una volta stabilita la strategia contatta le istituzioni locali e vedi di trovare qualche Guida o qualche associazione che ti possa aiutare.

Ti faccio un esempio: se nella tua zona c’è un castello antico o una chiesa con affreschi duecenteschi, trova qualcuno che sia laureato in Conservazione di beni culturali o archeologia o in lettere antiche o meglio ancora che eserciti proprio l’attività di Guida Turistica e gli affidi il compito di far fare visite guidate ai tuoi ospiti. Se non riesci a trovare nessuno, puoi sempre condurre una ricerca approfondita personale e poi puoi fare tu da guida.

Come puoi vedere sia in questo caso che dalle attività di International Travellers House, non si richiede una quantità assurda di denaro per fornire un ottimo servizio agli ospiti!

Partner con società di tour locali

Crea relazioni con i tour operator locali così da creare una joint venture e promuovervi a vicenda.
Se non puoi assumere persone per portare i tuoi ospiti in tour, collabora con aziende esistenti ed otterrai una soluzione vantaggiosa.

Un’altra struttura, l’ Hostel 76 è partner di compagnie locali che organizzano tour per portare i loro ospiti in varie escursioni. Offrono tour delle cascate di Iguaçu, Itaipu Binational, Macuco e altro ancora.

Una partnership aziendale con chi organizza tour consente alla tua struttura di costruire un rapporto personale con gli ospiti. Un’idea potrebbe essere quella di contrattare per attività da offrire esclusivamente ai tuoi ospiti, attraverso attività personalizzate o sconti speciali.

Ricorda di creare attività basate sul mercato di destinazione della tua struttura. Devi offrire esperienze in linea con il tuo marchio.

Cioè se la tua struttura è in collina e frequentata da anziani per la purezza dell’aria e la tranquillità, è inutile che trovi una Guida specializzata in paracadutismo, salvo che non vuoi ricevere una grandinata di dentiere in giardino!! :-)))

Crea contenuti per tour autoguidati

Le guide della città sono ottime per attirare gli ospiti e intrattenerli dopo il loro arrivo. In qualità di esperti locali, puoi fornire itinerari, consigli e mappe della zona.

Puoi consigliare dei percorsi che gli ospiti possono effettuare da soli anche in concomitanza con i tour e le collaborazioni di cui sopra.

Non tutti i viaggiatori amano prendere parte alle attività di gruppo e i tour autoguidati offrono alle persone più libertà. Immagina ad esempio famiglie con più figli, magari piccoli, che hanno esigenze ed orari diversi dal gruppo, ma a cui piace comunque socializzare.

Usa la tua esperienza e il tuo team per creare guide che aiuteranno i tuoi ospiti a spostarsi facilmente.

Se la tua struttura si trova in una città il cui centro storico si deve girare a piedi, come per esempio Lucca, che ha un centro storico molto esteso, tutto in ZTL. Un’idea può essere quella di prendere una mappa e creare un percorso per gli ospiti per fare un giro per la città. Includi curiosità personali sulle varie particolari attrazioni, ristoranti o negozi, racconta se hanno un significato per te o per la tua struttura. I consigli tuoi e dei tuoi conoscenti ti aiuteranno a offrire ai tuoi ospiti un’esperienza più autentica.

Mantieni aggiornati i tuoi contenuti e otterrai il gradimento degli ospiti infatti, molto spesso, le informazioni online e i libri di viaggio non sono aggiornati costantemente.

In conclusione

Secondo la mia opinione personale, è sempre meglio fare turismo cercando di conoscere persone e usanze locali.
Molti viaggiatori vogliono sperimentare il lato più umano di una destinazione piuttosto che le visite alle attrazioni più conosciute.
I turisti vogliono conoscere le imprese locali, sbirciare nella cultura e provare a vivere qualche giorno come un nativo di quella zona.

Ora più che mai ci si aspetta che le strutture ricettive forniscano le competenze locali per adattarsi a queste nuove tendenze di viaggio.

Quando le strutture sono in grado di soddisfare le grandi aspettative degli ospiti, offrendo esperienze straordinarie, hanno l’opportunità di costruire relazioni solide e durature, con la concreta possibilità che gli ospiti ritornino nuovamente.

P.S.
Ti do un anteprima mondiale: il 9 luglio del 2021 uscirà Indiana Jones 5, esattamente a 40 anni di distanza dal primo film!

Come vedi, le mode cambiano, ma la voglia di esplorare (e di guadagnare!) non morirà mai…!!!

😉

 

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Di Riccardo Zenoni

6 canali di marketing alternativi e unici

Riccardo Zenoni2019-03-21T00:02:50+01:00

Qual’è la grande differenza tra Ikea e la falegnameria dei Fratelli Geppetti (ammesso che esita)?

Lasciamo perdere la qualità dei materiali usati per costruire i mobili, non è questo che ci interessa, la GRANDE differenza sta nel lavoro fatto su misura rispetto alla produzione industriale che deve andare bene per chiunque e in tutto il mondo.

E questo è sia ovvio che facilmente intuibile.

Nel mondo dell’ospitalità c’è questa linea di demarcazione?

No, non c’è.

Ogni singolo turista quando va in vacanza cerca emozioni, esperienze uniche, vuole vivere un sogno, quello magari accarezzato per anni di andare in un certo posto e finalmente avverato.

Quindi non esiste la “produzione industriale” nel turismo, ovvero le grandi strutture che ospitano gruppi di turisti, effettivamente, lavorano come in una catena di montaggio, ma il singolo turista come la pensa?

Quando vediamo in giro per le nostre città d’arte, centinaia di turisti di ogni parte del mondo, che vengono scaricati dai pullman e seguono una Guida, ci sembrano tutti uguali, no? I componenti di ogni gruppo si assomigliano terribilmente tra loro, sembrano quasi cloni gli uni degli altri. Eppure ognuno ha la sua storia, ognuno ha fatto sacrifici diversi per poter partire.
Qualcuno fa 1 viaggio ogni 3 mesi altri 1 ogni 3 anni, quindi nessuno è veramente uguale ad un altro.

Ognuno cerca la propria personale esperienza, la propria personale storia. Da raccontare al ritorno, da condividere con amici e parenti. Ognuno cammina mezzo rimbambito dietro la propria Guida, sgranocchiando biscotti e distraendosi continuamente con il telefonino, in pochi ascoltano la Guida perché parlano tra di loro, ma quando torneranno a casa racconteranno di quale esperienza fantastica ed emozionante hanno vissuto quando scendendo dal pullman si sono trovati di fronte al Colosseo!!

“Oh my darling… it’s wonderful! It was very amazing…”
E il nipote lentigginoso d’oltreoceano sogna un giorno di venire in Italia come ha fatto la nonna! Ma non capisce come mai lei ha fatto così poche foto del Colosseo…!! 😉

Si vive così. C’è sempre una differenza tra sogno e realtà…

Però quando si progetta un viaggio non si è e non si sarà mai calati nella realtà assoluta, per forza di cose.

Si può solo sognare.

Immaginare e sognare.

Ed ecco perché ad un bel numero di turisti la “convenzionalità” inizia ad andare stretta. Non vogliono più essere bestiame portato al pascolo, vogliono essere protagonisti delle loro scelte.

Vivere il viaggio in prima persona.

Senza annoiarsi e senza uniformarsi agli altri.

L’esperienza di realizzazione del proprio sogno inizia dalla scelta del programma di viaggio.
Sgomberato il campo da tutte le proposte standardizzate dei viaggi di gruppo o dei viaggi preconfezionati.

Quindi si passa alle Agenzie di Viaggio online, le OTA.

Ma qui… colpo di scena!

Nonostante milioni e milioni di turisti di tutto il mondo utilizzino massicciamente Booking ed Expedia, ultimamente il mercato sta iniziando a specializzarsi.

Basta carri bestiame di Booking che consiglia sempre le stesse strutture ai primi posti con la scusa dell’ordine per Rilevanza o come ora viene chiamato: “le nostre scelte top”.

Ma chi se ne frega delle vostre scelte top! Che saranno sicuramente legate a dove guadagnate di più!

Una parte dei viaggiatori, una parte che si sta ingrandendo sempre di più e che ha esigenze più particolari sta iniziando a preferire agenzie di viaggio on line in grado di soddisfare queste esigenze particolari.

E il mercato sta cominciando a seguirle.

Infatti ultimamente sempre più agenzie spuntano online, offrendo agli ospiti di nicchia di indirizzare le prenotazioni verso mercati unici. I giganti della prenotazione come  Booking.com e Expedia sono ottimi mezzi per raggiungere un gran numero di turisti. Ma le aspettative di questi sono ogni giorno più varie e imprevedibili, e quindi le OTA (Online Travel Agency) di grandi dimensioni iniziano a perdere colpi.

I viaggiatori alla ricerca di un particolare tipo di alloggio vengono spesso sommersi dai migliaia di risultati offerti dalle OTA, e così si irritano, perché non trovano le risposte adatte a loro.

Poi è inevitabile che smettano di prenotare su questi portali!

Le OTA di nicchia invece possono offrire ai viaggiatori un’esperienza più mirata e aumentare le prenotazioni all’interno di specifici target. Questi canali di marketing consentono di scoprire B&B, affittacamere e ostelli più piccoli a cui non importa di competere con le grandi catene.

Ti faccio un esempio: se tu fossi un patito della pesca a mosca di temoli e volessi andare a pescarli in Alto Adige pensi che ti metteresti a cercare un B&B a Brunico con Booking oppure ti cerchi un portale specializzato in informazioni legate alla pesca sportiva che ti consiglia anche dove mangiare e dove dormire vicino ai posti più pescosi? 

Penso che non avresti alcun dubbio! Che ne sa Booking dove si prendono i pesci più grandi?!? 😉

Sulla scia di questa tendenza ho immaginato a quanti turisti stranieri siano attratti dall’Italia e sono andato a cercare alcune nuove (ma anche vecchie) piattaforme di prenotazione che si rivolgono a un pubblico più mirato.

Ci sono molte piattaforme di prenotazione di questo genere.

Qui abbiamo selezionato quelle che hanno un’offerta veramente unica

Bud and Breakfast , partner di myallocator, è una piattaforma di prenotazione di alloggi che accettano la cannabis.

Sul sito è possibile trovare un alloggio per chi è amante della marijuana, ci sono circa 420 strutture in tutto il mondo.
I proprietari hanno iniziato l’attività dopo che il Colorado ha legalizzato la marijuana a scopo ricreativo e ora sono impegnati ad aiutare le strutture ricettive e i viaggiatori amanti della cannabis ad incontrarsi.

Il sito elenca i servizi relativi al fumo di cannabis, aiutando gli ospiti a scegliere una struttura che abbia ciò che si sta cercando:

  • Fornitura di Cannabis
  • Consentito fumare all’esterno
  • I fumatori sono ammessi
  • Lounge fumatori
  • Solo vaporizzatore
  • Fornito vaporizzatore  

Alcune strutture presenti sul sito web includono la  Downtown Penthouse a Boulder, in Colorado e la Bowmans Bearcreek Lodge a Hope, in Alaska .

Il sito ha l’obiettivo di riunire gli appassionati di cannabis in tutto il mondo. Sul blog postano continui aggiornamenti sulle notizie di legalizzazione della marijuana per gli Stati Uniti e non solo.

Per diventare partner, vai alla pagina ” Diventa un host “. Bud and Breakfast non addebita una tassa di registrazione, ma addebita una commissione di appena il 3% al momento della prenotazione.
Ho trovato strutture italiane che si sono registrate.
Ovviamente da noi non pubblicizzano il fumo della Cannabis ma semplicemente le aree e le stanze per fumatori che hanno riservato ai loro ospiti.

Ctrip, sebbene non sia una nuova OTA, è importante per una struttura ricettiva che si rivolga al mercato cinese.
Ctrip è una grande OTA con oltre 400.000 strutture e 138 rotte in 138 paesi e regioni in tutto il mondo. Sono la piattaforma di prenotazione più grande della Cina e vantano oltre 90 milioni di utenti registrati!

Ctrip è paragonabile alle grandi OTA come Booking.com e Expedia, e a causa della dominanza cinese, offre una nuova visibilità nel mercato di viaggi cinese, che è in crescita ed è redditizio. Se vedi che molti dei tuoi ospiti sono cinesi, o ti trovi in zone che i viaggiatori cinesi frequentano, potrebbe valere la pena aggiungere questo canale alla tua strategia di marketing.

Per poter aggiungere la tua struttura a Ctrip,  compila questo modulo per metterti in contatto con il team di supporto. Le commissioni di Ctrip non sono disponibili al pubblico. Anche Ctrip è un partner di myallocator.

Gomio è stato creato nel 2004 per essere una piattaforma di prenotazione di ostelli che è anche un sito per la connessione sociale per i viaggiatori. Attualmente hanno oltre 6.000 ostelli sulla loro piattaforma. Ogni ostello ha superato un test di controllo di qualità prima di essere elencato sul sito.

Gomio è utile a tanti viaggiatori tipo “zaino in spalla”, turisti, studenti e famiglie per trovare un ostello che soddisfi le esigenze di tutti. Viaggiatori e proprietari di strutture tipo ostelli possono connettersi ad altri viaggiatori, locali e aziende attraverso il loro portale.

Il sito offre molte informazioni per i viaggiatori su una vasta gamma di destinazioni in modo che i turisti possano effettuare ricerche prima di partire per il loro viaggio. Gomio è ottimo per gli ostelli che cercano un’altra OTA dove possono elencare i loro letti per raggiungere i viaggiatori in cerca di ostelli. Il team di Gomio aiuterà anche i viaggiatori a trovare il miglior ostello adatto alle loro esigenze attraverso il motore di ricerca, darà consigli attraverso i social media, mostrerà la mappa degli ostelli e fornirà una chat dal vivo.

Gomio addebita agli ostelli una tariffa fissa del 10% per tutte le prenotazioni effettuate sul sito. Per essere presenti sul sito, i proprietari di ostelli devono iniziare  compilando questo modulo. Anche Gomio è un partner myallocator.Roomorama è una piattaforma di prenotazione che si rivolge ai viaggiatori in cerca di alloggi “unici e straordinari” in tutto il mondo. Il sito elenca camere da letto (in un appartamento o casa condivisi), case (l’intero edificio), appartamenti, bed and breakfast, alberghi e ostelli.

Roomorama attrae turisti in cerca di un’esperienza unica, simile a ciò che offre Airbnb. Ciò consente anche a host non tradizionali, come quelli che cercano di affittare singole stanze nella loro casa, l’opportunità di mostrare la loro disponibilità.

Il sito non addebita costi di host per essere presenti sul sito. Tuttavia, gli ospiti pagano una tassa di prenotazione in percentuale in base alla durata del soggiorno. Per essere elencati sul sito,  puoi iniziare compilando questo modulo.

Tnooz ha recentemente pubblicato alcune piattaforme di prenotazione che ci tengo ad includere. Questa è un’interessante proposta! Su una piattaforma di prenotazione che gioca sulla condivisione, sono pubblicate strutture che affittano camere per una mattina, a metà giornata o per un rapido soggiorno pomeridiano, insomma per le ore diurne, mediamente comprese tra le 11 e le 18. In questo modo la stessa camera può essere venduta per la notte, con un chiaro vantaggio economico per il Gestore! In Italia si è registrata soltanto 1 struttura di Firenze…

Ti consiglio di approfittarne al più presto!

Hotels  By Day sostiene che è possibile aumentare le entrate fino al 15%. Se una struttura ricettiva si trova in un quartiere con molti uffici o ha molti viaggiatori d’affari, HotelsByDay potrebbe vendere la disponibilità a breve termine. I viaggiatori d’affari potrebbero occupare una stanza a metà giornata tra una riunione e l’altra, anche solo per un breve riposo e una rinfrescata.

Secondo Tnooz, la commissione di prenotazione è la metà di ciò che le normali OTA fanno pagare, ovvero il 7,5%. Per saperne di più sull’iscrizione della tua struttura sul sito, clicca  qui .

Tnooz ha anche incluso Stayful

nella sua lista di interessanti nuove piattaforme di prenotazione. Stayful consente ai viaggiatori di decidere il proprio prezzo per ogni struttura indipendente sulla piattaforma, con l’aiuto del loro esclusivo sistema di offerta. Dopo che un cliente ha indicato il prezzo, Stayful negozia con la struttura in questione per conto del viaggiatore per raggiungere un accordo. I viaggiatori possono prenotare solo camere entro un periodo massimo di 30 giorni, quindi il proprietario della struttura ha la possibilità di vendere autonomamente una stanza che potrebbe rimanere invenduta.

Stayful è ottimo per le strutture indipendenti che sono interessate a vendere l’inventario in eccesso. Secondo il loro sito web, il loro obiettivo è l’hotel boutique indipendente, che riempie le stanze vuote al giusto prezzo e ad un basso costo di distribuzione. Stayful elenca solo una lista di hotel selezionati sul loro sito. Secondo l’articolo di Tnooz, fanno pagare una commissione del 10% su prenotazioni di successo.

Per essere considerato per il sito Stayful, puoi compilare il modulo  qui .

Tutte le OTA di cui sopra soddisfano un pubblico unico che guida più prenotazioni. Non solo i viaggiatori avranno l’opportunità di scoprire nuove ed eccitanti proprietà, ma alberghi e ostelli riceveranno più prenotazioni.

Può essere complicato mantenere il tuo inventario aggiornato su tutti i tuoi canali di marketing. Questo potrebbe spiegare perché la maggior parte degli hotel vende solo su uno o due OTA, invece di lavorare con queste OTA di nicchia.

Ecco perché noi di BookingLight abbiamo creato un nostro channel manager. Siamo in grado di collegare tutti i canali di marketing in un unico inventario. Questo assicura che la disponibilità di inventario sia aggiornata su ogni canale di marketing, riducendo drasticamente la possibilità di andare in overbooking.

In conclusione

Se miri ad un turismo straniero iscriviti a queste OTA, ti potrebbero portare ospiti non previsti.
Invece se ti interessa il turismo nostrano ma hai qualche particolarità nella tua zona o nella tua struttura che può attrarre un turismo di nicchia, informati sui portali di rifermento di quell’argomento e cerca di dare visibilità alle tue offerte.

Se non ne esistono ti consiglio di costruire un Blog e popolarlo con molti articoli che interessino ai tuoi potenziali clienti. Esistono tanti Blogger o Copywriter che ti possono aiutare molto a far fiorire tanto interesse intorno alla tua Struttura.

Se vuoi che ti suggerisca qualche nome o che ti dia qualche informazione in più, scrivimi!!

 

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Di Riccardo Zenoni

L’etica dei blogger e dei post sponsorizzati

Riccardo Zenoni2018-11-29T11:39:09+01:00

Negli ultimi anni, i blog di viaggio sono diventati famosi quanto chi li anima con i propri racconti, i Blogger, che ormai sono diventati delle vere istituzioni nel web. 

Te li ricordi Syusi Blady e Patrizio Roversi?
Erano i protagonisti di un fortunato format della RAI dal titolo: “TURISTI PER CASO”, andato in onda per parecchi anni a cavallo tra il vecchio e il nuovo millennio.

I due simpaticissimi attori erano i precursori dei blogger perché ti raccontavano i loro viaggi esattamente per come li vivevano loro. Con tanto divertimento ma anche con gli imprevisti, più o meno fastidiosi, che possono accadere ad ognuno di noi.

Il successo del programma era proprio questo: l’autenticità dell’escursione, la veridicità degli eventi, nel bene e nel male.
L’unica differenza con gli attuali Blogger è che Syusi e Patrizio non rilasciavano recensioni sull’ospitalità, perché il programma ovviamente non aveva fini commerciali.

Da qui però sorge spontanea una domanda:

Ma i Blogger saranno davvero totalmente sinceri?

E’ stata per molto tempo questione di dibattito se i blogger di viaggio offrano recensioni oneste o solo recensioni positive per fare soldi.

E’ opinione comune, infatti, che con questa moda crescente, gli hotel e le agenzie di viaggio spesso paghino o incentivino i Blogger, a scrivere su di loro.

Ma sarà vero che sono quasi sempre pagati?

In questo articolo esploreremo l’etica del travel blogging e come navigare in questo canale di marketing una volta che decidi di seguirlo.

Il caso dei travel blogger

In molti casi, i blog di viaggio sono un ottimo modo per far conoscere la tua struttura al grande pubblico.
Molti blogger di viaggi operano in una nicchia di mercato, che si tratti di viaggi low cost, viaggi avventurosi, viaggi di lusso, ecc.
Questo succede perché ognuno di loro sceglie una tipologia di viaggio, quella più adatta a se stesso, ed inizia a raccontare. Ovviamente attirerà persone interessate ad ascoltarlo perché ambiscono a vivere le stesse esperienze.

Quando lavori con un blogger che si rivolge alla stessa base di consumatori che ha te come target di ospitalità, l’opportunità di ottenere nuovi ospiti è molto probabile.

Un esempio di un blogger internazionale di viaggi alla moda e di lusso potrebbe essere Trendland.
Si focalizza su stile, sistemazioni di lusso e stili mondani unici.
Un altro esempio è
Hostel Girl che si concentra sul budget, viaggi in ostelli in tutto il mondo.

Se hai un momento per dare un’occhiata ai loro siti web, potrai vedere che si rivolgono a due pubblici molto diversi.

Anche in Italia ci sono dei Blogger molto conosciuti ed apprezzati.

Marika e Diego hanno creato Gate 309 dove puoi trovare i racconti delle esperienze di tantissimi viaggi in Italia e nel mondo. Il loro target è abbastanza elevato, anche di lusso. Hanno una pagina del sito dedicata alle collaborazioni, dove si spiega quali sono i servizi che possono effettuare per promozionare strutture, destinazioni  ed eventi. Hanno circa 50 mila followers distribuiti tra i vari Social.

Un’altro Blogger interessante è Alessandro Marras che si promuove attraverso il frequentatissimo canale YouTube “I viaggi di Ale”.

Potrei continuare citandone come minimo una trentina tra i più famosi.
Basta fare una ricerca su Google per trovare liste e classifiche varie sui blog e sui blogger più gettonati.

Se il tuo obiettivo è quello di estendere la portata della tua struttura e di esplorare nuovi marketing, allora sponsorizzare i travel blogger potrebbe essere una strategia eccellente!

Come avvicinarsi ed agire

Se hai deciso di lavorare con i blogger di viaggio, prima di contattare qualcuno, fai una ricerca sulle possibili opzioni.
Come accennato in precedenza, i blogger tendono a operare su segmenti diversi di pubblico. Ognuno infatti si specializza su quelli che si rispecchiano maggiormente nel proprio modo di essere e di vivere.

Quindi devi trovare il tipo di blogger che soddisfa i tuoi criteri e rappresenta il tuo target di cliente.
Questo tipo di ricerca è importante poiché è altamente improbabile che un blogger di viaggi serio accetti un incarico che non soddisfi il proprio stile personale. In secondo luogo, non ha senso fare pubblicità presso un pubblico che non è potenzialmente interessato.

Per esempio, se gestisci un ostello o un’affittacamere, e hai clienti italiani e stranieri, in particolare americani, puoi rivolgerti a blog incentrati su viaggi zaino in spalla e low cost come A Backpacker’s Tale e This American Girl oppure l’italianissima Federica Piersimoni.
Questi blog suggeriscono itinerari al massimo del risparmio ma con le migliori esperienze.

Di contro, sarebbe inutile avvicinarsi a blog come Passported , perché si concentra su viaggi di lusso per le famiglie.

Quando è il Blogger a proporsi
Spesso, può succedere che sia il blogger di viaggi stesso a contattare la tua struttura.
Se ciò accade, cerca il suo sito e verifica se il suo stile corrisponde al tuo target di clientela.
Ti consiglio vivamente di utilizzare un sito Web come
Alexa.com per valutare quanto sia popolare il suo sito.

Sfortunatamente, ci sono un sacco di truffatori che potrebbero affermare di essere blogger famosi, quando in realtà il loro sito non è aggiornato da anni. Per evitarlo, usa strumenti come Alexa, appunto, per verificare il traffico mensile e controlla la grandezza della comunità che lo segue. Se hanno una comunità fiorente e se le loro recensioni ottengono decine o centinaia di commenti ciascuna, allora potrebbero rivelarsi delle collaborazioni importanti.

Se, comunque, Alexa dice che non ci sono abbastanza dati per classificarli e se i loro post sul blog non hanno commenti oppure i commenti che hanno sembrano spam e la grammatica è scorretta, allora lascia stare, perché significa che sono fasulli e/o fatti tramite un software, quindi non veritieri.

Scopri anche quanto siano popolari e frequentati i loro account sui social media.
Hanno centinaia, migliaia, decine di migliaia, milioni di follower o sono inattivi?

Queste sono cose da tenere in considerazione quando si decide se e quanto offrire per una recensione o comunque se bisogna fare una trattativa commerciale.

Il dibattito etico

Skift ha scritto un articolo qualche tempo fa criticando la pratica del travel blogging. Non sarà un caso che i blogger, a volte, siano più marketer (analisti di mercato) dei giornalisti.

“Molti di loro vorrebbero essere etichettati come giornalisti ma non rispettano gli standard di divulgazione oppure mettono il consumatore al primo posto solo quando sono interessati a proporre una certa destinazione.”

In altre parole Skift afferma che “consigliano” le strutture che li fanno guadagnare, a prescindere dalla qualità che realmente esprimono, magari senza nemmeno esserci stati.

L’etica dei blogger è spesso messa in discussione perché non è chiaro se ciò che viene condiviso sia veritiero.
Le critiche di Skift sostengono che la priorità numero uno di un blogger è quella di soddisfare la struttura che lo ha ospitato (gratis) o che lo ha pagato.

I giornalisti invece sono generalmente tenuti a scrivere con standard diversi. Mettono i lettori al primo posto, altrimenti sia loro che il loro editore perderebbe di credibilità e… addio posto di lavoro!  

Ciò rende i travel blogger apparentemente self-serving.

Beh questo è il cosiddetto rovescio della medaglia.

Il dubbio sull’autenticità

La mia personale opinione, dopo aver letto molti blog e post diversi, è che la maggior parte dei Blogger siano autentici nelle recensioni.
È importante notare comunque che le strutture che pagano o incentivano i blogger a scrivere di loro danno spesso un’esperienza positiva, perché dietro c’è un imprenditore attento che investe sulla propria struttura.

Sarebbe davvero spiacevole per una struttura scadente pagare un blogger che soggiorni lì e aspettarsi una recensione super positiva. Questo perché quel Blogger rischierebbe di perdere la propria credibilità presso i suoi lettori, con il rischio di essere sbugiardato pubblicamente sul suo stesso Blog. E anche tu riceveresti commenti ancora più negativi, magari anche da quel tipo di ospite che se non stuzzicato avrebbe apprezzato la tua offerta.

Oggigiorno, i consumatori sono piuttosto esperti. È difficile per un blogger di viaggi ritrarre una struttura deficitaria come eccezionale.
È come mettere il rossetto su un maiale, certo, hai fatto un miglioramento, ma è pur sempre un maiale!

Ecco perché spesso ai turisti non importa quando vedono contenuti sponsorizzati o promozionali da un blogger di viaggi. La struttura si basa sui propri meriti. Anche se la location potrebbe aver dato al blogger una suite presidenziale gratuita, quello che interessa al turista è che la suite presidenziale sia davvero sorprendente!

Finché il travel blogger fornisce un’analisi onesta e critica e dimostra che la struttura è degna della sua recensione positiva, i turisti possono non curarsi del fatto che la recensione sia stata in qualche modo “sollecitata” dalla struttura.

C’è chi ha creato un codice di comportamento

La United States Federal Trade Commission ha creato delle linee guida che richiedono a chiunque sponsorizzi un tweet di rivelarlo nel tweet stesso. Ma non ci sono regole ferree su come un blogger dovrebbe dichiarare una sponsorizzazione sul suo sito web. E comunque questa è una regola che non vale per l’Italia.

In effetti, di solito è abbastanza difficile determinare quali post siano stati sponsorizzati o incentivati e quali no.

Ad esempio, questo post di Spencer Spellman rivela che il suo soggiorno era offerto dalla struttura che lo ha ospitato.
Ma quanti siti non dichiarano ciò che ricevono in cambio per quella recensione apparentemente autentica?

La FTC chiede che quando si promuove una struttura per un compenso, lo si debba rendere noto.
Tuttavia, la FTC non chiede ai giornalisti tradizionali di rendere noto nulla nei loro pezzi. Questo perché un turista comprende più chiaramente che un giornalista che lavora per un giornale, una rivista, ecc. viene pagato per scrivere ed è supportato dal giornale.

Ma allo stesso tempo i turisti non comprendono e non accettano che le aziende sponsorizzino i blogger e li paghino per le recensioni.
La FTC ha creato queste regole per proteggere la percezione del consumatore.
Un buon blogger non dovrebbe essere turbato dal dichiarare certe informazioni, perché fondamentalmente questo dettaglio non dovrebbe importare a nessuno.

Come rimanere etici

Quindi, come si rimane etici quando i blogger e le sponsorizzazioni di viaggio sono sotto osservazione?

  1. Sii sincero sulla sponsorizzazione. Assicurati che il blogger inserisca un disclaimer nel sul post che indica che è stato pagato per scrivere la recensione.
  2. Scegli un blog che corrisponda al tuo stile. Non cercare di ingannare i potenziali ospiti fingendo di essere qualcosa che non sei. Ad esempio, se gestisci un ostello che richiama persone in cerca di esperienze avventurose, un blog che si occupa di sistemazioni di lusso probabilmente non è la soluzione migliore.
  3. Cerca di capire cosa riceverai. Se sei disposto a regalare notti gratuite, sconti, cibo, ecc. assicurati che i termini dell’accordo siano stabiliti. Quanti post, tweet, post di Facebook, Instagram, ecc. Devono essere condivisi per ottenere un ROI positivo? I termini devono essere negoziati, la massima chiarezza è vantaggiosa sia per te che per il blogger.
  4. Fai i tuoi compiti. Scopri quanto sono popolari i loro blog e i canali dei social media. Il gioco vale la candela?
  5. Non fare nulla di immorale. Sul serio. Non ingannare di proposito il blogger o i tuoi potenziali ospiti. Il blogger si fida di te per ottenere la sua parte dell’accordo proprio come tu ti devi fidare di lui.

Potenziali blog:

Per attirare clienti stranieri questi sono i migliori blog:

Ostelli e Backpackers

  • Una storia da zaino in spalla
  • Questa ragazza americana

Hotel indipendenti e boutique

  • Mr. and Mrs. Smith
  • Blog di viaggi boutique

Bed and Breakfast

  • Karen Brown
  • Il viaggiatore indipendente

Hotel e viaggi di lusso

  • Trendland
  • Passaportati
  • Giungle a Parigi

Conclusione

Se i blogger di viaggio ti hanno già contattato o se hai pensato di esplorare questo canale di marketing, ti suggerisco di provarlo almeno una volta.
Trova un blogger di viaggi inserito in un mercato simile al tuo ed analizza che tipo di guadagno puoi realizzare.
Assicurati di dichiarare tutte le sponsorizzazioni in modo che i tuoi potenziali ospiti non si sentano truffati o presi in giro.

I turisti non rispondono bene all’inganno… quindi resta fedele e onesto all’immagine che ti sei costruito, senza macchiarla inutilmente.

 

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Di Riccardo Zenoni

Come aumentare i ricavi con altri servizi (UPSELLING)

Riccardo Zenoni2018-11-02T11:54:17+01:00

L’upselling è uno dei modi migliori per rendere felici gli ospiti e aumentare gli incassi.

Cos’è l’Upselling?

E’ una tecnica di marketing con la quale si spinge il cliente a comprare una quantità di prodotti o servizi maggiori rispetto a quanto normalmente richiesto: per esempio uno sconto per l’acquisto di una bottiglia più grande di shampoo o un mese gratuito sull’abbonamento annuale della palestra.

Quindi una strategia di upsell può davvero essere vantaggiosa per la tua struttura e per i tuoi ospiti.
L’unico sacrificio è il tempo e l’energia messi a disposizione dallo staff della struttura.
Con l’upselling avrai la possibilità di raggiungere e superare gli obiettivi di vendita e contemporaneamente far vivere belle esperienze di soggiorno ai tuoi ospiti in modo che abbiano più voglia di ritornare o di consigliare agli amici la tua struttura.

Questa tecnica di vendita non è una novità. I supermercati da anni mettono in offerta dei prodotti per esempio con il 3×2, compri 3 e paghi 2, con lo stesso obiettivo.

Ma una delle prime aziende a fare upselling fu la RCA Italiana, quando nel 1980 inventò e lanciò sul mercato discografico il Qdisc. Q stava sia per Quattro che per Qualità si trattava infatti di un disco in vinile a 33 giri che conteneva solo 4 canzoni (2 per lato) ed era inciso ad alta qualità. Il mio primo Qdisc fu quello di Lucio Dalla, ricordo che costava la metà di un LP (cioè un disco normale) e quindi questa innovazione andò letteralmente a ruba tra i giovani. Ma se è vero che si spendeva la metà rispetto ad un LP (che però arrivava a contenere anche una dozzina di canzoni) d’altra parte costava ben più del doppio rispetto ai dischi singoli da 45 giri che ospitavano 2 canzoni.

Ho fatto questo breve tuffo nel passato per dimostrare che non stiamo inventando nulla di nuovo, anche se gli inglesi con questi paroloni di marketing, sembra che ci debbano insegnare tutto!

Quello che c’è di nuovo sotto al sole è che abbiamo scoperto che queste tecniche possono essere utilizzate con grande profitto anche nel settore ricettivo con particolare attitudine per le strutture extra-alberghiere.

Ti viene in mente qualche idea su come applicare questa tecnica nella tua struttura?

Nooo??? Tranquillo, ci sono qui io! 🙂

In questo articolo ti racconto alcune idee per l’upselling, quando farlo e come creare entusiasmo con i tuoi collaboratori, se ne hai.

La questione di Upselling

Consideriamo tutti i modi in cui un ospite possa prenotare una stanza.

Le agenzie di viaggio online (OTA) di solito presentano in grande evidenza l’opzione del prezzo più basso.
Gli ospiti scelgono ciò che ritengono sia l’opzione migliore, senza conoscere a fondo tutte le loro scelte. Questo lascia spazio ad alcune considerazioni.

Se un ospite prenota attraverso un tour operator o un’agenzia di viaggio o come partecipante di un gruppo, spesso non è consapevole dell’esistenza di altre opzioni. Una strategia di upsell può aiutare a presentare tutte le opzioni che offre la tua struttura, il che porta poi a maggiori incassi.

A cosa è abbinabile l’Upselling

Alle stanze: ricorda al personale della reception di citare tutte le tariffe delle camere, non solo la tariffa più bassa. Se un ospite sceglie automaticamente la tariffa della camera più bassa, rendilo consapevoli di tutte le opzioni. Gli ospiti probabilmente non conoscono tutti i diversi tipi di camera e apprezzeranno molto di essere informati.

A cibo e bevande: se la tua struttura ha un bar o un ristorante, prendi in considerazione l’offerta di pacchetti o sconti. Gli ospiti amano le offerte e un’offerta speciale è un ottimo modo per invogliarli a provare.

Pacchetti speciali: i pacchetti sono un’ottima occasione per migliorare l’esperienza di soggiorno di un ospite e contemporaneamente aumentare gli incassi. I pacchetti possono includere bevande, pasti, gli extra in loco come il noleggio di biciclette o la spa o anche offerte per attrazioni o servizi come navetta, taxi, parrucchieri, ecc.

Avventure speciali o escursioni: molte strutture offrono avventure ed escursioni come tour enogastronomici, tour in bicicletta, gite in barca, visite guidate con guide altamente specializzate, ecc.

I Villaggi turistici, specialmente all’estero, fanno scuola sull’utilizzo dell’upselling.

Un turista è particolarmente sensibile a ricevere i consigli della struttura in cui soggiorna ed è molto predisposto all’acquisto, se poi si può anche offrire uno sconto, allora la vendita è molto più probabile.

Quando dovresti fare l’Upselling

Tu ed il tuo staff avete molte opportunità per fare un upselling.

Prima, durante e anche dopo un soggiorno, puoi creare l’opportunità di ottenere maggiori incassi e portare più valore ai tuoi ospiti.

Prima di prenotare: la tua pubblicità online, il tuo sito web, le inserzioni delle OTA e anche i tour operator dovrebbero elencare chiaramente tutti i tipi di camere, pacchetti e offerte. Ma spesso le OTA e le inserzioni dei tour operator sui loro cataloghi mostrano solo l’opzione più economica.

Il momento della scelta di dove soggiornare è anche il momento in cui il futuro ospite sta fantasticando, sogna la propria vacanza e tutto quello che potrà fare, quindi bisogna stuzzicare il suo interesse e spingerlo a desiderare anche un pacchetto o, almeno, a chiamare per informazioni. Se sarai preparato a questo tipo di contatto e prepari bene il tuo staff vedrai aumentare le vendite!

Durante la prenotazione: se un ospite prenota direttamente, il motore di prenotazione deve mostrare tutti i tipi di camera e le offerte. Se l’ospite prenota telefonicamente chi riceve la chiamata deve utilizzare tecniche di upsell per presentare tutte le opzioni disponibili.

Al check-in: la reception sa quanto l’ospite ha pagato per la prenotazione e può capire se ci sono le condizioni per l’upgrade delle camere. Chi accoglie gli ospiti dovrebbe utilizzare tecniche di upselling per vendere pacchetti aggiuntivi e aumentare il valore della prenotazione.

Se un cliente prenota attraverso un blocco di più camere, spesso non sa che può prenotare al di fuori della tariffa di gruppo. Molti di questi ospiti sono interessati a un upgrade di stanza, per esempio una king size o una con una vista esclusiva ma semplicemente non sanno che esiste la possibilità di averla.

Ricordati di presentare sempre anche altre opzioni di upselling tra cui cibo, bevande, escursioni e altre offerte e se non puoi farlo fare tu, addestra il tuo staff a farlo.

Questo tipo di presentazione deve essere fatta con entusiasmo, facendo percepire al cliente il grande vantaggio di scegliere questo extra. La semplice lettura delle offerte recitata come farebbe un ragazzo al primo giorno di lavoro è probabile che riceverà una sequenza impressionante di NO.

Ricordati che va fatta una vendita! Non abbassare la guardia…

Durante il soggiorno dell’ospite: il modo più semplice per fare upselling durante il soggiorno di un ospite è lasciare il materiale di marketing nelle camere. Puoi lasciare un elenco di opzioni di cibo e bevande o persino lasciare codici sconto per il ristorante. Questo non solo renderà gli ospiti consapevoli del fatto che hai un ristorante o un bar, ma li attirerà anche a mangiare da te e non altrove.

Post-soggiorno: è possibile anche vendere ad un ospite dopo il soggiorno. Al check-out, offri un programma di riferimento; ad esempio per ogni persona che prenota un soggiorno, offri una percentuale o un codice di sconto fisso. Puoi offrire incentivi per la compilazione di sondaggi post-soggiorno, anche per giocarti la carta di un nuovo soggiorno.

Suggerimenti per la vendita:

Non essere troppo invadente: offri gli extra come un valore aggiunto. Non fare pressione sull’ospite per fargli prendere una decisione di cui in realtà non ha bisogno. L’upselling dovrebbe essere presentato come un “qualcosa di buono da avere in più”, non un “qualcosa senza il quale non starai bene”.

Sembra una sottigliezza ma farà una grande differenza.

Assicurati di avere effettivamente un profitto: non ha senso fare l’upgrade ad un ospite che ha la tariffa fissa. Il punto non è quello di offrire un extra tanto per farlo, rischiando magari di andare in perdita, ma se puoi dare una camera ad un prezzo che ti fa guadagnare di più, allora fallo.

Tieni a mente l’interesse del cliente: l’extra va offerto solo se potrà migliorare la permanenza di un ospite. Ad esempio, non è il caso di offrire ad una famiglia un’offerta speciale al ristorante formale che non accoglie i bambini, o coupon per un party a tarda notte. Considera il tipo di ospite che hai davanti e parti da quello.

L’offerta la puoi formulare anche durante la permanenza degli ospiti, quando li avrai conosciuti meglio e avrai capito le loro esigenze. A volte è meglio aspettare un giorno ma almeno quando farai l’offerta sarà adatta alle esigenze del cliente.

Motiva il tuo staff

Se per gestire la tua struttura hai creato uno staff, il modo migliore per implementare con successo un programma di upselling è motivare il personale attraverso degli incentivi. Ci sono molte strategie per strutturare un programma di incentivi e hotelmarketing.com offre alcune opzioni. È possibile offrire incentivi in denaro, premi o giorni di ferie. Fai in modo che il programma dei premi sia visibile e monitorabile da tutta la squadra.

La creazione di una mentalità di squadra permetterà al tuo staff di lavorare meglio insieme, raggiungendo gli obiettivi personali.

Potresti anche dare un obiettivo totale al raggiungimento del quale tutto lo staff oppure solo il più meritevole prenderà il premio.

In conclusione

Una buona strategia di upselling presenta vantaggi sia per gli ospiti che per la struttura. Come abbiamo visto che tutte le fasi possono presentare nuove opportunità per gli ospiti. Scopri quali sono le migliori offerte per ingolosire i tuoi ospiti.

Infine, analizza sempre come stanno andando. Se hai del personale tieni un conteggio delle performance di ognuno. Inoltre è importante che fai vedere al tuo staff come fai le proposte ai clienti. Dimostrare che un lavoro fatto in un certo modo porta dei bei frutti eleverà la tua autorevolezza e ti permetterà di poter chiedere uno sforzo in più a ognuno.

Vedrai che la strategia di upselling migliorerà la qualità della permanenza dell’ospite e lo mostrerà sia a parole che nella sua recensione!

 

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Di Riccardo Zenoni

Allotment contro Registro centralizzato

Riccardo Zenoni2018-10-24T10:38:12+02:00

Quella mattina a Sloten, pochi chilometri a nord di Amsterdam, l’aria era fredda, nonostante fosse il 10 agosto.
Non c’era vento sul canale, l’acqua era nera come il catrame, il sole ogni tanto si faceva largo tra le nuvole, ma l’acqua continuava a rimanere scura. Renato guardò le banchine ai lati del canale, erano le 7 del mattino ma la gente era già iniziata ad arrivare e si spingeva per vedere.

I suoi ragazzi armeggiavano intorno alla barca, iniziò a scaldarsi l’aria, poi arrivò il segnale di scendere in acqua. Era l’ultima gara di canottaggio di quell’Olimpiade del 1928 e i Giochi si sarebbero chiusi 2 giorni dopo.

Tutti gli atleti del “4 con” delle altre nazioni erano al centro dell’attenzione di pubblico e fotografi, tranne Renato e i suoi 4 ragazzini, nemmeno ventenni, figli del popolo, dicevano, in pratica 2 contadini e 2 operai. Loro non avevano mai gareggiato all’estero, non li conosceva nessuno, nemmeno la barca faceva faville. Li guardavano tutti dall’alto in basso, ma loro erano Istriani, gente dura, coraggiosa, gente con l’Italia nel cuore e il ferro nelle vene…

Allo sparo partirono male, Renato tirò uno strillo, la barca ondeggiò e poi si rimise dritta ed iniziò a correre parallela alla riva sinistra. Ognuno librava il suo remo nell’aria come fosse una piuma e lo affondava in acqua come fosse una vanga, Renato dettava il tempo e guardava gli avversari, contava il numero dei loro colpi e scandiva quello dei nostri. Ora vogavano talmente bene, i ragazzi, che quasi non gli serviva tenere il timone.
Uno dopo l’altro raggiunsero e staccarono tutte le altre barche.

Renato chiuse gli occhi e sospirò poco prima dell’arrivo, la seconda imbarcazione stava dietro a 50 metri di distanza. Uno spicchio di sole gli scaldò il viso solcato da vecchie rughe.
La folla incredula aspettava gli olandesi, gli inglesi, gli svedesi, gli americani ed invece vide arrivare una barca vecchia e brutta con 4 ragazzini in canottiera blu comandati da un piccolo uomo. Improvvisamente tutto il pubblico sul traguardo iniziò a gridare, appaludire e fischiare in un tripudio di festa come solo lo sport sa fare.

La più sorprendente medaglia d’oro di quell’Olimpiade venne messa al collo di Valerio, Nicolò, Giliante, Giovanni e Renato.

Questo racconto, questo piccolo gioiello della nostra Storia sportiva, ci deve far riflettere su quanto sia importante il lavoro di squadra.
Ognuno ha un ruolo nello sport come in un’attività ricettiva e tutti devono lavorare per arrivare al successo finale.

Leggi questo articolo perché ti racconta come ottimizzare al massimo e al meglio la gestione delle prenotazioni della tua struttura.

Fare marketing online per la tua struttura ricettiva può complicarsi rapidamente.
Se si ha una struttura extra-alberghiera, con un numero non elevato di camere, gli scrupoli saranno ancora maggiori perché ti assale il dubbio di come gestirle limitando al massimo il rischio di invenduto, per colpa di una scelta errata.

Come gestisci la disponibilità della tua struttura dovendo scegliere tra così tante agenzie di viaggio online (le cosiddette OTA)?

Il settore dell’ospitalità ha messo a punto due strategie: “Registro centralizzato” e “Allotment dei canali“. Entrambi hanno i loro pro e i loro contro, ma c’è un chiaro vincitore.

Tranquillo, non ti faccio perdere tempo, te lo dico subito che il vincitore è il Registro centralizzato perché ti fa risparmiare tempo e denaro.

E questa è fatta!

Ma l’articolo l’ho scritto per un altro motivo: ti voglio spiegare bene i pro ed i contro e cosa si deve fare per ottimizzare l’allotment del registro.

Qui c’è il vero valore di questo pezzo.

Allotment dei canali

Cos’è un Allotment?

L’Allotment è una certa quantità di camere (lotto appunto) che un’attività ricettiva mette a disposizione di un’OTA in modo che siano vendute entro un certo periodo di tempo. Alla scadenza di questo periodo (Release) se l’OTA non è riuscita a vendere tutte le camere, l’allotment invenduto torna in gestione alla struttura ricettiva, che potrà venderle autonomamente.

L’allotment dei canali è un processo in cui il registro delle vendite di ogni canale è gestito singolarmente.
Quindi l’allotment dei canali indica una struttura che non utilizza un gestore dei canali ed è quindi necessario aggiornare ogni canale individualmente e manualmente.

Per evitare l’overbooking, la maggior parte delle strutture divide il Registro tra i canali che utilizza. Ciò rende difficile ottimizzare la strategia degli incassi perché ogni tanto si rischia che non tutte le stanze disponibili siano sul mercato in maniera attiva. (Ad  esempio pensa ad un canale che in una certa zona ha poche visite e poche vendite).

Senza un gestore automatico dei canali, si devono eseguire le seguenti operazioni:

  • Accedere a ciascun OTA e assegnare un certo numero di camere
  • Spostare manualmente l’inventario da un canale all’altro nel caso in cui un canale venda tutta la propria quota
  • Chiudere manualmente ogni canale una volta che la tua proprietà è piena
  • Aggiornare manualmente l’assegnazione su ciascun canale se vendi direttamente le prenotazioni (di persona, telefono, ecc.)

In più, esistono diversi rischi associati all’assegnazione dei canali:

  • Potenziale perdita di incassi: ogni tanto succede che un canale esaurisce il proprio allotment, ma alcune camere rimangono disponibili su un altro canale che vende di meno
  • Problemi di parità tariffaria: se per esempio un certo tipo di camera viene venduta da Expedia e nel frattempo Booking.com continua a vendere le camere normali, non si offre più la parity rate.
  • Overbooking: se ti dimentichi di chiudere un canale o se hai messo più stanze su un canale di quanto siano effettivamente disponibili, sei a rischio overbooking. Sembra impossibile ma ogni tanto succede!
  • Tempo sprecato: ci vuole un sacco di tempo per controllare manualmente l’assegnazione giornaliera per tipologia di camera e data in tempo reale. Non solo, è un’attività estremamente incline all’errore anche per le persone più scrupolose.

Registro centralizzato

Se la tua struttura utilizza un channel manager, puoi implementare un registro centralizzato.
Invece di dividere il tuo registro in modo uniforme su tutti i canali online che utilizzi, un channel manager permette a tutte le OTA di estrarre la disponibilità direttamente dal registro, fino a quando non termina la disponibilità.
Un channel manager ti facilita molto la vita perché ti offre una posizione centrale da cui gestire l’intero inventario. Non è più necessario accedere a ogni canale ogni giorno e preoccuparsi delle prenotazioni mancanti.  

Ecco come funziona:

  • Si accede al gestore del canale inserendo la quantità totale di stanze che desideri vendere attraverso i canali in un determinato giorno.
  • Il channel manager aggiornerà tutti i canali contemporaneamente. Quindi, quando una stanza viene prenotata su un sito, tutti gli altri OTA si aggiorneranno automaticamente. La stessa cosa accade anche per le cancellazioni.
  • Se chiudi il channel manager, anche i canali si chiudono.
  • Il calendario di un channel manager consente di visualizzare la disponibilità e le presenze in base al tipo di camera e alla data.

Ci sono molti vantaggi in un registro centralizzato in quanto ti consente di impostare tariffe e restrizioni:

  • Impostare le tariffe e le restrizioni nel channel manager ti permetterà di aggiornare istantaneamente tutti i canali collegati
  • Gestire 10 canali richiede lo stesso sforzo di gestione di uno. Un channel manager ti consente di aggiungere più canali per aumentare la visibilità e le prenotazioni.
  • Ti consente di diventare più aggressivo nelle decisioni dell’ultimo minuto per ottenere più entrate o notti extra dalle prenotazioni online

Tutto questo si traduce quindi in maggiori vendite e quindi maggiori incassi.

Vediamo meglio come funziona il Channel Manager.

Arrivo della prenotazione:

  • Dopo che qualcuno fa una prenotazione su un determinato canale, il channel manager riduce l’assegnazione totale. Quindi aggiorna istantaneamente tutti gli altri canali collegati e massimizza l’efficienza.
  • Non appena viene prenotata l’ultima stanza, tutti i canali si chiudono impedendo le prenotazioni.
  • Le cancellazioni vengono immediatamente aggiornate e il sistema si reimposta per vendere immediatamente la stanza appena cancellata
  • Un inventario centralizzato elimina le prenotazioni doppie e/o le prenotazioni errate

Questa cooperazione fra i diversi canali ed il registro degli alloggiati mi fa venire in mente la staffetta nel mondo dello sport. Ognuno offre il massimo delle proprie forze e capacità e quando esaurisce il proprio percorso passa il testimone al suo compagno, che farà altrettanto, e via di seguito fino al traguardo. E’ un gioco di squadra.

Ricapitolando:

Allotment dei canali:

Benefici:

  • È gratuito, non richiede alcuna piattaforma o software

Rischi:

  • Richiede tempo
  • Soggetto a errori umani
  • Ogni extranet opera in modo diverso

Registro centralizzato

Benefici:

  • Vendita ottimizzata delle stanze disponibili nel Registro
  • Eliminazione del rischio di overbooking
  • E’ possibile aggiungere tutti i canali che vuoi
  • Si risparmiano ore di lavoro quotidiano

Rischi:

  • All’inizio prende tempo e fatica per impostare i canali
  • Limitate connessioni disponibili del channel manager

Conclusione:

Allotment dei canali e Registro centralizzato hanno entrambi benefici e rischi. Ma il channel manager è chiaramente una soluzione più sicura e redditizia per la tua struttura. L’allotment dei canali riduce la produttività e le opportunità di guadagno, mettendo a rischio la tua azienda.

Il Registro centralizzato offre meno rischi e maggiori benefici per la tua struttura.

Vuoi guadagnare di più completando sempre più spesso la capienza della tua struttura? Allora c’è un solo modo: trova un channel manager il prima possibile.

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Di Riccardo Zenoni

Scopri ciò che il tuo piccolo B&B può imparare dai grandi

Riccardo Zenoni2018-10-19T19:30:55+02:00

Il titolo che ho scelto oggi sembra quasi suggerire una risposta quasi ovvia: Nulla! 

Cosa vuoi che possa imparare di utile un B&B o una piccola pensioncina da una grande catena internazionale di Hotel?
Nulla!
Ma proprio niente… anythingh, rien, nada, nichts!
Le differenze sono abissali…

Siamo d’accordo, vero?!?

E invece…

Prova a pensare ai bambini.
I bambini imparano dai grandi a camminare, mangiare, ridere, giocare, scrivere, leggere e, col tempo, anche a lavorare, giusto?
Eppure il modo con cui il bambino cammina, gioca o scrive sarà sempre un po’ diverso da mamma e papà, finché rimane bambino appunto… diverso ma simile!

E’ una metafora, è ovvio, ma ora che ti ho cambiato il punto di vista non trovi che forse c’è qualcosa che anche tu possa ancora imparare?

Perdonami se ti ho paragonato ad un bambino, non penso assolutamente che tu lo sia, ma indubbiamente esistono differenze tra chi gestisce migliaia di stanze e di ospiti ogni giorno e chi ne gestisce alcune decine al mese.

Sei d’accordo con me? Senza nulla togliere, ovviamente. Anche tu avrai moltissimo da insegnare, questo è certo, forse anche ai professoroni dei Consigli di Amministrazione dell’Hilton o di Mariott, che non sono mai stati nemmeno un giorno in una reception!
Ma oggi facciamo un atto di umiltà, tutti insieme, e ascoltiamo una voce “fuori dal coro”. Ok?!

E poi questa non è una gara a chi ne sa di più. 😉
Questo è uno spazio per cogliere delle opportunità.
Per crescere, per aggiornarsi, per stare al passo con i tempi.

Ti interessa?

Se sei una persona che crede di non aver bisogno di nulla perché tanto meglio di così non si può fare, allora smetti di leggere, questo studio non ti serve.
Se stai continuando a leggere penso che troverai questo articolo molto interessante!

Sostengo da sempre la strategia di prestare molta attenzione al modo in cui le grandi aziende esercitano le loro attività poiché hanno i Soldi ed il Potere per provare cose nuove e anticipare nuove tendenze del mercato.

Naturalmente il mercato seleziona e ogni tanto alcune di quelle stesse imprese non cambiano abbastanza velocemente e vengono sostituite da società più giovani e più pronte.

Una buona regola per galleggiare e togliersi qualche soddisfazione è imitare ciò che gli altri stanno facendo aggiungendo le proprie idee.

Marriott è una di quelle società che ha ultimamente apportato delle modifiche alla sua strategia di marketing e che vale la pena di tenere sotto osservazione.

Ho dato un’occhiata da vicino a quello che fanno e adesso ti darò dei consigli su come il tuo B&B può sfruttare al meglio le stesse tendenze che loro hanno studiato ed individuato,  sia per l’immediato che per il prossimo futuro.

Esperienze indipendenti uniche

Le grandi catene come Marriott sono famose in tutto il mondo per offrire la stessa esperienza, a prescindere dal luogo in cui tu stia viaggiando. Se entri in una stanza del Marriott a Milano, ti sembrerà la stessa del Kansas.

Questa strategia si è basata sul comportamento dei baby boomer (non è una parolaccia, sono i “ragazzi” nati tra la fine della seconda guerra mondiale ed i primi anni 60, che hanno “contribuito” al boom delle nascite).
I baby boomer hanno tradizionalmente apprezzato questo aspetto confortevole dell’ospitalità. Così almeno dicono i trattati di marketing, evidentemente l’aspetto più familiare delle camere d’albergo ha favorito l’attività della procreazione! Ahahaha

Perdona la battuta!

Ora però le cose stanno cambiando.
Nei viaggi di oggi, le persone hanno il bisogno di percepire le differenze, senza comunque sacrificare i servizi o il comfort.

Marriott ha risposto a questi cambiamenti con nuove ristrutturazioni che includono nuovi design.
Ogni hotel farà vivere ai loro ospiti sensazioni diverse per ogni luogo del mondo.
Insomma se vado a Bombay vorrei vivere un’atmosfera autenticamente orientale, etnica o colonialista ma comunque ben diversa da quella che si respira a Roma!

Altrimenti non faccio 10 ore di volo, mi basta andare la domenica alla messa di rito siro-malankarese presso la Chiesa di S. Pio V e mi mescolo tra la gente emigrata dall’India… Canti, profumi e colori da fare invidia anche a Nuova Delhi!! ;-)))

Questa tendenza ad offrire emozioni legate al contesto locale è stata percepita anche da altri competitors ed è diventata uno dei punti di forza anche di Airbnb.

Le nuove tendenze

Lo stile di vita e le esperienze culturali sono le parole d’ordine più gettonate nel mondo del business e le strutture ricettive spingono per attirare nuovi viaggiatori attratti da queste tendenze.

Come proprietario di una piccola struttura ricettiva, in realtà hai un enorme vantaggio in questo campo. Non importa se gestisci un bed and breakfast, un affittacamere, una locanda o un agriturismo, devi approfittare dei vantaggi di non essere legato ad una catena alberghiera.
Il design e lo stile che adotterai è solo il tuo, che sarà unico e riconoscibile.

3 anni fa ho soggiornato a Milano, zona Sempione, in una specie di affittacamere all’interno della corte di due palazzi. L’entrata dei palazzi era piuttosto malmessa tanto che mi sono chiesto dove diavolo ero capitato. Poi una volta entrato nella hall sono rimasto a bocca aperta! L’Affittacamere aveva come tema l’arte moderna. C’erano quadri autentici (non stampe) nei corridoi ed in ogni stanza e tutto l’arredamento era molto moderno, elegante e funzionale, quasi avveniristico. Il bagno con doccia a 2 “piazze” tutto marmo, acciaio e cristalli. Il tutto per meno di 50 euro a notte per una matrimoniale! Mi sembrava di essere diventato il Sultano del Bahrein! Tanto lusso che gravava così poco sulle mie finanze! Ahahaha

Ovviamente l’ho raccontato a tutti quelli che conosco, consigliandolo caldamente!

Questo ricordo dimostra che spingere sulla particolarità della struttura è fondamentale!

Però mentre tu conosci la particolarità della propria struttura, i viaggiatori potrebbero non saperne nulla.
Ecco perché è necessario reclamizzare la tua struttura come un’esperienza unica.

Consiglio: identifica quali sono gli aspetti della tua attività che potrebbero e dovrebbero influenzare la decisione di un viaggiatore nel soggiornare da te invece che in un altro posto.

Se vuoi approfondire questo specifico lavoro dovresti leggere il mio articolo della settimana scorsa, se ti interessa clicca qui.

Open Area per incontrarsi


Generator Hostels – Londra

Possedere un punto di incontro aperto ed accogliente sta diventando sempre più importante.
I più grandi marchi di hotel, come Marriott e Yotel, hanno progettato nuovi hotel con maggiore attenzione ai luoghi di incontro aperti. Gli hotel che stanno progettando sono immobili strutturati sullo stile degli ostelli. Hanno piccole stanze dalla singola alla quadrupla ma anche stanze dormitorio con letti a castello. Ma il punto forte sono le aree pubbliche molto più grandi del normale, con giochi, comodi divani e un punto in cui si possono caricare i dispositivi.

Hai presente la casa del Grande Fratello? Ecco più o meno una cosa del genere!

L’obiettivo di questa scelta sta nel favorire l’incontro tra le persone per momenti di relax e svago.

Tu mi dirai: “Ma come? Se la gente passa tutto il tempo libero col telefonino in mano a chattare e giocare, che ci fanno con grandi spazi in comune?”

Perdonami ma ti rispondo con una domanda: Tu pensi che queste grandi catene non lo sanno? Tu pensi che spenderanno miliardi di dollari in tutto il mondo perché non sanno come buttarli via??”

Il mio consiglio è: analizza questa tendenza e offri ai tuoi ospiti un nuovo modo di soggiornare.

Le hall degli hotel e le aree di ristorazione nelle strutture odierne, non sono luoghi in cui la gente passerebbe del tempo in quanto sono molto  rumorosi e con un gran viavai di gente continuo. Ma tutto ciò sta cambiando. Nuove aree salotto e un design più accattivante aiuteranno le persone a sentirsi a proprio agio anche negli spazi pubblici, rendendoli luoghi piacevoli.

Le persone passeranno volentieri del tempo lì, magari anche col telefonino in mano, ma lo faranno proprio perché avranno liberamente scelto di stare lì. Cioè sceglieranno principalmente le strutture che saranno organizzate in questo modo.

E’ importante considerare il tipo di struttura e l’ubicazione, non sempre infatti è possibile aggiungere spazio pubblico utilizzabile. Gli ostelli sono avvantaggiati perché hanno già gli spazi pubblici, come detto sopra, in cui si aggiungono altri servizi come stazioni di ricarica, computer e altre tecnologie.

Nel tuo B&B potresti comprare dei mobili nuovi o modificare la disposizione di quelli esistenti per creare gli spazi comuni aperti che ora sono molto ricercati.

Generator Hostels è una linea lussuosa di alberghi e ostelli, ispirati al design, che hanno investito moltissimo negli spazi pubblici. Dalle loro terrazze sul tetto di Parigi alla sala relax e cinema a Londra; invidierai le loro strutture appositamente progettate: vai a vedere che spettacolo! 🙂

Esperienze condivise

Secondo Fast Company, Marriott sta cercando delle nuove attività di gruppo, con l’intento di ottenere maggiore soddisfazione degli ospiti creando loro nuove opportunità per incontrarsi e per fare nuove conoscenze. Questa è una tendenza che gli ostelli sfruttano già da molto tempo.

Non è insolito per gli ostelli offrire escursioni e tour in giro per la città. Nelle interviste a International Travellers House e Hostel 76 , entrambi parlano di come offrire escursioni, sia vicine che lontane.

Ultimamente stiamo assistendo all’evoluzione degli hotel che organizzano eventi di ogni tipo per attirare ospiti.
C’è chi li porta a scalare montagne, chi a fare degustazioni al birrificio locale, insomma a sperimentare tutto ciò che il luogo ha da offrire.

Per sfruttare anche tu questa tendenza, suggerirei di programmare qualcosa di coinvolgente all’interno della tua struttura per far sì che gli ospiti si conoscano tra loro.
Si può utilizzare il bar oppure, se ce l’hai, la sala ristorante, per ospitare un gruppo che suoni dal vivo, oppure si potrebbe scoprire che la tua clientela è più interessata alle avventure in kayak, alle passeggiate in mountain bike o alla Storia dell’Arte.

Osserva i tipi di viaggiatori che attrai o che vuoi attrarre e organizza l’attività adatta a loro.

Collaborare con guide locali e aziende che organizzano visite guidate o iniziative all’aria aperta (gite a cavallo, trekking,  cicloturismo, ecc) è anche un altro ottimo modo per cavalcare questa tendenza.

Alcune strutture offrono queste attività come parte della loro normale tariffa, tu potresti fare due conti e considerarlo.

Digital, social media

L’altra innovazione notevole di Marriott è la social room operativa, M Live mostra il loro impegno per le nuove tendenze digitali e il loro modo di addentrarsi nell’era digitale. La gestione dei social media dà la possibilità di interagire con i viaggiatori e inserirsi nella conversazione. Hanno aperto il loro primo centro nel Maryland e ora ne hanno aperti altri tre in Florida, a Hong Kong e in Europa.

L’obiettivo di questi centri è di riuscire a condividere in tempo reale le loro trovate di social marketing.

Ovviamente la tua struttura difficilmente potrà creare un’intera stanza operativa dei social media con personale a tempo pieno. Ma è una strategia che puoi imitare su una scala più piccola, ma comunque degna di nota.

Innanzitutto, la tua attività dovrebbe essere molto attiva sui Social media. Quando gli ospiti viaggiano si registrano su Facebook, postano foto su Instagram, e filmano video su Snapchat. Controllando spesso le registrazioni su Instagram e Facebook e i commenti in tempo reale dei tuoi clienti, potrai sfruttare la loro attività sui Social a tuo favore.

Gli ospiti ti cercheranno su Facebook, su Instagram e su tutti gli altri Social e se riuscirai ad interagire attivamente con loro durante la loro vacanza, creerai un valore aggiunto. Potresti condividere nella tua pagina i loro post, oppure inserire nel tuo sito le loro citazioni, le loro recensioni e perché no? Anche qualche fotografia particolarmente meritevole.

Nel caso di Marriott, la loro presenza di brand è così conosciuta che la naturale attività di Social che genera è enormemente maggiore rispetto a quella di una struttura indipendente. Tuttavia, con un po’ di sforzo (potresti indicare nella hall e nelle camere l’indirizzo del tuo sito e dei tuoi canali Social) i tuoi Social media possono essere altrettanto utili. Considera una benedizione non aver bisogno di un intero staff in quattro continenti per riuscire a gestire i tuoi Social media…

…anche se sarebbe tanto bello, eh?!? 🙂  

Conclusione

Come fanno i bambini, anche noi dobbiamo ricominciare ad ascoltare i consigli dei più grandi ma, proprio come i bambini, dobbiamo reinterpretarli con un pizzico di fantasia in più. Provare a imitare le strategie di aziende più grandi e analizzare le tendenze che loro seguono, può essere un metodo utile ed efficace.

Ovviamente devi mediare con la tua condizione: il tuo tipo di struttura, la concorrenza, il posizionamento geografico, gli interessi che coltiva la clientela che ti frequenta. Questi sono solo alcuni degli elementi da tenere in considerazione prima di dare il via a qualunque cambiamento anche strutturale.

Nel caso di Marriott, il loro laboratorio di innovazione e le stanze operative M Live hanno guadagnato la ribalta tramite la stampa che li ha recensiti. E questo è un bel vantaggio anche per una grande catena come quella. E’ per pochi ritrovarsi a costo zero il lancio pubblicitario solo perché le proprie scelte fanno notizia!

Tu non avrai questa fortuna però questo è un percorso quasi obbligato.

In qualità di proprietario o gestore indipendente è nel tuo interesse seguire questa tendenza, inoltre anticiperesti la maggior parte dei tuoi concorrenti, dandoti uno slancio verso il futuro!

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